Ricostruzione post-sisma. Almeno 400 milioni per il teramano “Far partire i lavori è nostra priorità

05 Marzo 2015   13:59  

Una “santa alleanza” per spendere i finanziamenti della ricostruzione post-sisma. E’ quella che si è concretizzata nel corso dell’incontro che si è svolto a Fossa, a L’Aquila, nell’Ufficio speciale per la ricostruzione, con Paolo Esposito e il suo staff.

Una iniziativa sollecitata dal sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, dal sindaco di Montorio, Gianni Di Centa dove ha sede l’Ufficio Territoriale per la ricostruzione per l’area omogenea 3 (Arsita, Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Tossicia), dall’Associazione costruttori di Teramo: alla riunione erano presenti sia il presidente Vittorio Beccaceci che il direttore Mario Fabiocchi.

Collaborare con l’Ufficio speciale per la ricostruzione, sensibilizzare le amministrazioni locali, accelerare i processi autorizzatori di competenza degli uffici locali per i progetti “fuori cratere”: questo l’obiettivo della Provincia che si è fatta promotrice della riunione.

 Il processo di ricostruzione post-terremoto ha ampie ricadute economiche anche sul territorio teramano sia per i Comuni del cratere sia per i territori fuori cratere: stiamo parlando di qualche centinaia di milioni di euro di cui il comparto edile, fortemente provato da questi anni di crisi, ha bisogno come l’ariaspiega il presidente Renzo Di Sabatino presenta alla riunione insieme al consigliere provinciale Piergiorgo Possenti - ma stiamo parlando anche di ricostruzione e quindi di riqualificazione di borghi montani, scuole, edifici pubblici e privati. Il nostro territorio, in questi anni, ha accumulato dei ritardi sul piano amministrativo: insieme e grazie alla collaborazione dell’Ufficio speciale, dove abbiamo trovato un gruppo di lavoro professionale e coeso e soprattutto molto disponibile a lavorare insieme a noi, vogliamo imprimere una decisa accelerazione al processo di ricostruzione”.

Un processo che “pesa” economicamente almeno 400 milioni di euro fra i progetti pubblici e privati nei comuni dentro e fuori cratere.

Degli otto Comuni del cratere appartenenti all’area omogenea:

- 2 Comuni (Penna Sant’Andrea ed Arsita) hanno approvato il Piano (nel 2014) e hanno ottenuto il nulla osta;

- 1 Comune (Castelli) ha adottato il Piano di Ricostruzione nel 2013, ed è in corso l’iter di consultazione ed acquisizione pareri, propedeutico all’approvazione del Piano;

- 5 Comuni (Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Pietracamela, Tossicia), sono in fase di redazione del Piano.

Anche la Provincia è beneficiaria di uno stanziamento di 5 milioni e 600 mila euro per i danni causati ai propri edifici scolastici con sette interventi in attesa di nulla osta.

Poi, naturalmente, ci sono tutte le richieste presentate dai privati: solo questi,nei soli Comuni “Fuori Cratere” del teramano, incidono per 150 milioni di finanziamento. Tutto raccontato nel sito dell’Ufficio Speciale http://www.usrc.it/ dove sono presenti ampie sezioni con dati, cifre e monitoraggio.

“Grazie alla disponibilità del titolare dell’Ufficio speciale, Paolo Esposito e dei suoi collaboratori, organizzeremo un incontro pubblico il prossimo 16 marzo, qui in Provincia dalle 10 alle 13: in quella occasione potremo fare il punto sui Piani, sugli iter autorizzatori, sulle progettazioni in atto e soprattutto capiremo cosa possiamo fare, tutti insieme, affinché le risorse stanziate dal Governo vengano spese nel più breve tempo possibile”.


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