Ricostruzione senza soldi: i sindacati pronti alla mobilitazione

22 Ottobre 2013   13:35  

Cgil, Cisl e Uil annunciano battaglia in difesa della ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere. Sarà una mobilitazione massiccia e corposa, che coinvolgerà non solo i lavoratori, ma l'intera cittadinanza.

Entro la prima metà di novembre, i sindacati proclameranno quattro ore di sciopero unitario – pacchetto stabilito a livello nazionale - con un'articolazione territoriale o regionale, inserendo tra le priorità la Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2009.

Le organizzazioni sindacali, quindi, accanto ai problemi della riforma fiscale, del pubblico impiego, delle pensioni e dei salari, tra i temi in discussione che riguardano la Legge di Stabilità, hanno chiesto ed ottenuto dalle rispettive segreterie nazionali, che tra le emergenze del Paese venga assunta la Ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere, con particolare riferimento alla certezza delle risorse e alla disponibilità delle stesse, compresa la quota destinata al rilancio delle attività produttive.

La decisione è stata comunicata, ieri pomeriggio, nel corso di una riunione, al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e a Giovanni Lolli, dai segretari provinciali Umberto Trasatti (Cgil), Paolo Sangermano (Cisl) e Michele Lombardo (Uil), che nei prossimi giorni si incontreranno per definire le modalità e l'articolazione dello sciopero unitario.

“Chiediamo al Governo che la Ricostruzione fisica dei centri storici, delle periferie e dei comuni del cratere”, affermano Trasatti, Sangermano e Lombardo, “sia tra le priorità del Paese e al centro del dibattito nazionale sulla legge di Stabilità, come pure il 5 per cento dei finanziamenti totali, destinato al rilancio delle attività produttive, in un territorio che soffre particolarmente la crisi del lavoro”.

La mobilitazione generale coinvolgerà tutte le categorie dei lavoratori "in difesa del futuro dell'Aquila, che non può prescindere dall'impegno costante del Governo nei confronti del cratere".

Ampia adesione allo sciopero, proclamato dalle segreterie di Cgil, Cisl, Uil è stata data dal Sindaco dell'Aquila e dalle istituzioni locali, che sosteranno la mobilitazione sindacale partecipando attivamente allo sciopero e alle altre manifestazioni in programma.

Analogamente, Cgil Cisl e Uil provinciali hanno già comunicato a Cialente il pieno sostegno e la massima adesione alle iniziative di mobilitazione cittadine e territoriali, che saranno promosse dai livelli istituzionali, per dare massima forza, compattezza e visibilità alla protesta.

Intanto i consiglieri Emanuele Imprudente, Daniele Ferella e Raffaele Daniele invitano il sindaco Massimo Cialente ad andare con loro a Roma ad incontrare i parlamentari abruzzesi. 

''Domani con alcuni consiglieri Comunali, unitamente al Presidente della Regione Gianni Chiodi, saremo a Roma per incontrare i Parlamentari Abruzzesi.

Considerato che il Governo non ha ottemperato, se non in minima parte, alle reali necessità economiche per la ricostruzione della nostra Città, va fortemente sostenuta la proposta avanzata dai due Vice Presidenti del Consiglio Regionale De Matteis e D’Amico (uno di centro destra - l’altro di centro sinistra) di trasferire all’Aquila ed al cratere una parte dei fondi e delle risorse economiche destinate all’Emilia ed attualmente non spendibili per lungaggini burocratiche.

Noi oggi abbiamo oltre 900 milioni di euro di progetti con l’iter burocratico-amministrativo completato e quindi pronti a partire, ma che purtroppo resteranno al palo per mancanza di disponibilità economica.

Tali ritardi peseranno in maniera determinante su tutta la ricostruzione. Non dimentichiamo che ogni nucleo familiare che ancora non rientra nella propria casa costa alla comunità una montagna di soldi.

Allora Sindaco Cialente, invece di progettare nuove ed inutili proteste, venga anche Lei con noi a Roma a perorare tale proposta. Una volta tanto dimostri che è capace di fare squadra.''

Critico dell'iniziativa dell'opposzione di centrodestra l'assessore al Bilancio e al Turismo Lelio De Santis:

''I viaggi della speranza a Roma, ognuno per proprio conto, non servono. La ricostruzione ha bisogno di verità e di iniziative condivise. Le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione in Consiglio Comunale, che hanno detto di voler agire da soli e di volersi recare a Roma, mi lasciano perplesso perché aggiungono alle oggettive difficoltà un’altra debolezza istituzionale. 

Quando non si riconosce la massima rappresentanza istituzionale eletta dai cittadini e non si fa fronte comune nell’impostazione e nell’attuazione di un’azione politico-amministrativa, si danneggia solo la città e si indebolisce la forza di pressione dei sindaci del cratere!

Il problema non è il sindaco Cialente o la maggioranza, ma come difendere il futuro della città chiedendo risorse adeguate al Governo ed ottenendo i fondi necessari alla ricostruzione.

Ognuno lo faccia pure con la propria tessera di partito in tasca , ma insieme agli altri e con una posizione politica univoca e forte.
Una classe dirigente capace di fare squadra antepone i problemi di un territorio alle esigenze politiche e vince insieme.''

 

Dichiarano infine le senatrici del Popolo della liberta', Federica Chiavaroli e Paola Pelino:

"In occasione della presenza in Senato del presidente del Consiglio, Enrico Letta, per le comunicazioni sul contenuto del disegno di legge di Stabilita', gli abbiamo chiesto un incontro con tutti i parlamentari abruzzesi per conoscere le reali intenzioni del governo in merito alla ricostruzione dell'Aquila e dei comuni colpiti dal sisma nel 2009".

 

 

 


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