Rifiuti da cantiere, Confesercenti: "Burocrazia e costi troppo elevati ammazzano il Sistema"

I nostri imprenditori non ce la fanno a mandare avanti l'azienda

30 Settembre 2015   09:57  

"Sappiamo che fare impresa in Italia e' davvero un'impresa. Siamo ormai abituati a subire i colpi della crisi, conviviamo con le difficolta' di accesso al credito, sopportiamo e paghiamo tutte le tasse, vecchie e nuove. Ma la burocrazia, che strangola l'imprenditore e gli porta via tempo prezioso che dovrebbe essere dedicato all'impresa, sta diventando una cosa insopportabile".

Esordisce cosi' una nota a firma del presidente della Confesercenti provinciale dell'Aquila, Domenico Venditti.

Riceviamo sempre piu' spesso, nei nostri uffici di Avezzano - attacca - segnalazioni di imprese edili che per smaltire gli scarti di cantiere devono districarsi nei meandri della burocrazia e sono costretti a pagare costi altissimi.

Oltre alle autorizzazioni che l'impresa, di per se', deve avere per il trasporto dei rifiuti da demolizione, oltre ai formulari vari, al Mud, al Sistri e chi piu' ne ha piu' ne metta, si viene rimbalzati da un ufficio ad un altro, per inseguire gli adempimenti vari.

Spiace vedere questa rigidita' anche da parte delle strutture che gestiscono i rifiuti, che invece dovrebbero essere meno burocrati e meno fiscali, ovviamente sempre nel rispetto delle regole.

Inoltre - prosegue Venditti - considerato il costo delle analisi e quello dello smaltimento, per una piccola impresa, anche dal punto di vista economico, rispettare le regole e l'ambiente, ha un caro prezzo.

Questo e' solo un esempio che dimostra quanto la macchina burocratica complichi quotidianamente il lavoro delle micro e piccole imprese.

L'impossibilita' di comprendere le norme e seguirne passo passo l'iter non fa altro che sottrarre tempo all'imprenditore e di conseguenza all'azienda. Con la nostra Federazione degli Artigiani di Confesercenti, partendo proprio dal tema dei rifiuti, lanciamo un appello alle Istituzioni, a tutti i livelli, affinche' comprendano che questo e' un vero e proprio allarme rosso oltre ad essere un grido di dolore.

I nostri imprenditori non ce la fanno davvero piu' a mandare avanti l'azienda.

Lo Stato, ma anche i vari livelli di governo intermedi, dalla Regione, alle Province ai Comuni - conclude il presidente provinciale di Confesercenti - devono rendersi conto che in questo modo non e' piu' possibile andare avanti. Il rischio concreto e' quello di ammazzare del tutto il nostro sistema produttivo".


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