Rinvio udienza Enav - Selex e patteggiamento Grossi

Riceviamo e pubblichiamo

14 Gennaio 2013   16:51  

Quale difensore di fiducia di Tommaso DI LERNIA rendo noto che il GUP Elvira Tamburelli ha rinviato l’odierna udienza preliminare alla data dell’11 aprile 2013 al fine di consentire anche a Marina GROSSI (e fors’anche a Manlio FIORE) di definire la sua posizione con il rito del patteggiamento.
Il rinvio si è rivelato necessario anche al fine di permettere la riunione dell’odierno procedimento penale, concernente la corruzione in favore di Ilario FLORESTA, con quello inerente la corruzione verso Raffaello RIZZO (organo apicale di ENAV S.p.A.) per la tangente di 300.000 euro e Guido PUGLIESI (già amministratore delegato della stessa ENAV) per la dazione della somma di 200.000 euro in mano di Pippo NARO nella sede dell’UDC. Per quest’ultimo procedimento è già stato notificato da tempo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ed il PM Paolo IELO si appresta ad esercitare l’azione penale.

Sicché non possiamo non constatare briosamente che anche altri imputati (in particolare Marina GROSSI), in altri tempi polarizzati sull’oltranzistica posizione negatoria delle proprie responsabilità penali, oggi forse anche sulla scia della saggia decisione di Tommaso Di Lernia di definire anzitempo la propria posizione processuale concordando la pena con il PM, hanno optato per la definizione delle varie vicende penali ricorrendo comodamente al rito del patteggiamento.
Oltretutto, l’enormità dei dati probatori raccolti nel corso delle laboriose indagini non lasciava sperare alcuna possibilità di ottenere una pronuncia di proscioglimento o di assoluzione per alcuno degli imputati.

In altri tempi chi l’avrebbe mai detto che Marina GROSSI ricorresse al patteggiamento?

La scelta di Marina GROSSI (e presumibilmente anche di Manlio FIORE) di ricorrere al patteggiamento costituisce un ulteriore tassello alla riscontrata attendibilità del DI LERNIA, nonostante essa fosse stata messa in dubbio dalla stessa GROSSI nel mese di dicembre 2011 aveva definito le dichiarazioni di Tommaso DI LERNIA ''avventurose, fantasiose e non veritiere'' e per questo avrebbe dato mandato ai suoi legali di ''attivare tutte le iniziative giudiziarie che riterranno opportune''.
Evidentemente i suoi legali ritennero opportuno non attuare alcun iniziativa contro Di Lernia e le prospettate iniziative legali rimasero allo stadio della mera enunciazione mediatica.

Dopo un anno da quelle dichiarazioni, alla luce della richiesta di patteggiamento, non sarebbe forse il caso che Marina GROSSI chieda le dovute scuse a Tommaso DI LERNIA per quelle avventate prospettazioni enunciate agli organi di stampa nel predetto mese di dicembre 2011?
Al riguardo lasciamo alla sensibilità dell’ing. Marina GROSSI la scelta del suo comportamento verso Tommaso Di Lernia che, appunto, ha sempre raccontato la verità e solo la verità agli organi inquirenti.

Tommaso DI LERNIA, pur essendo fiero di aver permesso di smascherare un collaudato sistema, tuttavia non può che evidenziare ancora una volta il prezzo assai esoso che dovette sopportare a seguito della sua collaborazione processuale allorquando ENAV e SELEX in una strana sinergia hanno intimato unilateralmente e, quindi con procedura anomala, la risoluzione di tutti i contratti pendenti e non interessati dall’inchiesta giudiziaria.
Inoltre, ENAV e SELEX si sono rifiutati persino di pagare le prestazioni eseguite, costringendo la Print Sistem ad instaurare un contenzioso davanti al Tribunale Civile di Roma ed alcuni arbitrati assai onerosi.

Avv. Mario Murano


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