Riordino Province, Costantini: "Dibattito farsa, vanno abolite"

29 Agosto 2012   13:20  

"Il dibattito politico nazionale ed i suoi compromessi al ribasso ci costringono a parlare del nulla; anche in Abruzzo. Discutere del riassetto di un ente, come l'Ente provincia, totalmente privo di prospettive strategiche, di un Ente che a mala pena riesce a pagare stipendi e spesa corrente, vuol dire parlare del nulla". Lo dice Carlo Costantini, capogruppo dell'Idv in Consiglio regionale.

"Ricordo che ero ancora deputato quando, nel dicembre 2008, presentai un disegno di legge costituzionale (pdl n. 1990 del 5.12.2008) per cancellarle definitivamente.
Purtroppo, pero', anche in questi anni sono prevalsi gli interessi della casta che, da ultimo con il Governo Monti, ha preferito limitarsi a riformarle con misure cervellotiche e palesemente incostituzionali che sembrano costruite apposta per far credere che si voglia cambiare qualcosa, perche' poi in concreto non cambi nulla.

In pratica Monti - dice Costantini - ha buttato nell'arena una lepre finta che i partiti inseguono affannosamente, non perche' la ritengono una vera preda, ma solo per apparire capaci di pensare a qualcosa.

Mentre in realta' continuano ad occuparsi del nulla; ad inseguire, appunto, una lepre finta, solo per apparire vivi.

Ebbene, noi dell'Italia dei Valori ci chiamiamo fuori da questa ridicola farsa.
Abbiamo una piccola-grande storia di impegno civile, di coerenza e di credibilita' da difendere, fatta di proposte di legge, di battaglie parlamentari, ma anche di migliaia e migliaia di firme raccolte per strada, direttamente dai cittadini.

E continuiamo ad avere le idee molto chiare sulla necessita' di cancellarle definitivamente; cosi' come sulla necessita' di favorire processi aggregativi dei Comuni; esattamente come quello proposto per Pescara, Montesilvano e Spoltore.

Un processo concluso, che attende solo di essere votato, ma cio' nonostante letteralmente seppellito dall'asse PD- PDL, ormai vivo e vegeto anche in Consiglio Regionale e terrorizzato dalla paura che nuove forme di democrazia partecipativa - come ad esempio il referendum consultivo richiesto per i tre comuni leader dell'area metropolitana - possa certificare la loro autoreferenzialita', rispetto alle aspettative concrete dei cittadini.

E cosi', mentre gli altri 'ciarlano' del nulla, noi domani presenteremo anche in Consiglio Regionale una proposta di legge costituzionale alle Camere per la soppressione delle province.

Ed in occasione della prossima conferenza dei capigruppo solleciteremo nuovamente l'adozione dell'atto amministrativo del Consiglio Regionale che manca per dare la parola ai cittadini e consentire la celebrazione del referendum consultivo sulla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore".


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