Riordino Province, Nasuti a Di Primio: "Il capoluogo a Chieti non sarà garanzia per la provincia"

17 Ottobre 2012   13:21  

"L'atteggiamento del Comune di Chieti ha dell'incredibile. Da una parte il Sindaco Umberto Di Primio scrive una lettera ai Consiglieri regionali in cui definisce il capoluogo 'primus inter pares' rispetto a Lanciano, Vasto e Ortona, dall'altro lancia l'ennesima prova di forza e presenta il project financing per la realizzazione di una cittadella giudiziaria a Chieti in cui accorpare non solo il presidio frentano, ma anche quello di Vasto".

Lo afferma il Consigliere regionale Emilio Nasuti, commentando l'atteggiamento assunto dal Comune di Chieti sul riordino delle Province. "La vicenda del tribunale - sottolinea Nasuti - e' solo l'ultima delle contraddizioni che arrivano dal capoluogo. E' giusto che Di Primio, come Sindaco, difenda la sua citta', ma non ci venga a dire che il capoluogo a Chieti e' una garanzia per tutta la provincia, perche' puntualmente gli atti che arrivano proprio da Chieti smentiscono le parole".

Nasuti ricorda come proprio Di Primio, fin dall'inizio della vicenda del riordino delle circoscrizioni, avesse ribadito che i servizi e gli uffici andavano ubicati su tutto il territorio provinciale, non solo a Chieti citta'.

"Belle parole - continua il Consigliere - a cui pero' non e' seguito nulla di concreto. Aveva parlato di sede Asl. Ebbene, non mi pare che sia stato avviato un discorso per spostare la direzione generale dai locali rimediati all'interno del policlinico di Chieti nel palazzo di via Spaventa a Lanciano, recentemente ristrutturato a spese della collettivita' e di fatto svuotato di gran parte delle attivita'.

Cosi' al di la' delle dichiarazioni sul mantenere aperto il tribunale a Lanciano, non mi sembra abbia dato seguito a questa volonta'. Anzi, ha lanciato il progetto della cittadella giudiziaria. Questi comportamenti non pagano e la dimostrazione e' che nessuno dei 104 Comuni della provincia ha deliberato ufficialmente per mantenere Chieti capoluogo. In passato, in altre occasioni come la questione del Centro Oli, il territorio ha espresso sempre una posizione unitaria. E su questo aspetto Di Primio dovrebbe riflettere.

E' arrivato il momento di prendere una posizione chiara: se nella lettera in cui si chiede alla Regione di sostenere Chieti capoluogo vengono indicati i dati economici di tutta la provincia (che tra l'altro fanno riferimento quasi completamente alle aree di Lanciano, Vasto, Ortona e Francavilla), lo stesso capoluogo dimostri concretamente la volonta' di andare incontro alle esigenze delle altre zone, proponendo il trasferimento di alcuni servizi, a partire da Asl e tribunale, su Lanciano e Vasto. Del resto, anche il Presidente della Provincia Di Giuseppantonio ha detto che a Chieti ci sono 100 uffici distaccati dello Stato. Due in meno, dunque, non cambieranno poi molto".


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