Riordino Province, Nasuti propone Comune unico Chieti-Pescara

29 Agosto 2012   13:27  

Fusione delle attuali Province di Chieti e Pescara e istituzione di un Comune unico (capoluogo della nuova Provincia) che comprenda gli attuali Comuni di Chieti, Pescara, Francavilla al Mare, Montesilvano, Spoltore e San Giovanni Teatino. Sono i punti cardine della proposta per il riordino delle Province lanciata dal Consigliere regionale Emilio Nasuti.

“E’ la soluzione più logica – spiega Nasuti – che risponde in pieno allo spirito della spending review. Le Province di Chieti e Pescara, oltre ad avere contiguità territoriale, dispongono di una serie di infrastrutture e servizi comuni (ferrovie, aeroporto, autostrade, università, asse attrezzato). Anche a livello sociale esiste una forte interconnessione di alcune aree dei territori verso l’altro capoluogo: si pensi a esempio a Francavilla con Pescara o a Manoppello con Chieti”.

Per Nasuti, secondo cui il Cal dovrebbe prendere seriamente in esame questa ipotesi, si tratterebbe dell’unica soluzione per assicurare davvero una svolta all’attuale governance del territorio e lasciare una grande eredità alle nuove generazioni.

“Il nuovo Comune capoluogo – continua – conterebbe una popolazione di 285.079 abitanti, vale a dire la seconda realtà urbana della sponda Adriatica, dopo Bari (320.475 abitanti) e prima di Venezia (270.884). Va da sé che aumenterebbe notevolmente il ‘peso specifico’ della nuova città, che potrebbe drenare più facilmente risorse per infrastrutture e servizi, senza vedere più messe in discussione alcune prerogative, come a esempio la presenza dell’aeroporto o le fermate dei treni a lunga percorrenza. A questo va aggiunto un miglioramento dei servizi ai cittadini, grazie a una programmazione unitaria in tutti i settori. Questa nuova città già esiste, va solo istituzionalizzata”.

Il Consigliere sottolinea anche le procedure per raggiungere questo obiettivo. “Con la preventiva fusione delle Province di Chieti e Pescara – puntualizza – la procedura per l’unificazione risulterebbe enormemente semplificata, perché sarebbe sottratta alla competenza statale (che interviene quando i territori comunali appartengono a due Province diverse), ma sarebbe sufficiente una legge regionale. Con la costituzione di un Comune capoluogo unico, si andrebbe anche a superare la questione della presenza degli uffici, che potrebbero essere dislocati sul territorio in base a specifici accordi. Trattandosi di un’unica città, il problema infatti non si porrebbe. La Questura potrebbe essere ubicata nell’attuale Pescara e la Prefettura nell’attuale Chieti, a esempio, considerando che a Pescara c’è anche un’alta concentrazione di uffici della Regione”.

L’idea di Emilio Nasuti porterebbe benefici anche agli altri territori. “La particolare conformazione delle attuali circoscrizioni provinciali di Chieti e Pescara – conclude – con i due capoluoghi distanti appena 9 chilometri, da tempo è al centro di proteste da parte delle aree periferiche del territorio. Una città unica, invece, permetterebbe di mantenere inalterati tutti i servizi, liberando risorse da impiegare nelle altre zone della nuova Provincia”. 


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