Riorganizzazione ospedaliera Abruzzo, Forza Italia: "Operazione a perdere"

30 Settembre 2015   15:45  

 "Un'operazione a perdere, che non solo penalizzera' la qualita' dell'assistenza sanitaria ai cittadini abruzzesi, ma che non portera' alcun beneficio economico alle casse della Regione".

Lo ha chiarito questa mattina all'Aquila il Gruppo consiliare di Forza Italia, intervenuto sulle indiscrezioni legate alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, che nel progetto del presidente Luciano D'Alfonso e dell'assessore alla sanita' Silvio Paolucci, portera' alla chiusura o al declassamento, di 10 nosocomi: Sant'Omero, Atri, Giulianova, Penne, Ortona, Popoli, Sulmona, Guardiagrele, Atessa e Castel di Sangro, con la soppressione - in quasi tutti - del pronto soccorso.

"Una scelta - ha commentato il presidente emerito della Regione Gianni Chiodi, ex Commissario ad acta della sanita' - che non ha alcuna giustificazione, perche' l'Abruzzo ha centrato l'equilibrio finanziario strutturale della sanita' e soprattutto ha raggiunto gli standard prescritti per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza.

Due precondizioni che ci pongono in una posizione di forza sui tavoli romani, perche' e' comune solo a pochissime altre Regioni italiane, che tra l'altro non hanno nessuna intenzione di applicare pedissequamente in Decreto Lorenzin come invece si e' deciso di fare da noi.

La verita' e' che questo governo regionale ha scarsissima influenza sul Governo nazionale e a farne le spese saranno gli abruzzesi". Chiodi ha spiegato anche i motivi di debolezza di questa riforma.

"Basti pensare - ha aggiunto - che la Regione Marche, verso cui si concentrano i due terzi della mobilita' passiva dell'Abruzzo, non applichera' il Decreto. Significa che sugli ospedali e le cliniche private dell'Ascolano, a esempio, andra' ad aumentare la domanda di prestazioni dei residenti della provincia di Teramo, dove invece i presidi di Giulianova e Sant'Omero saranno declassati, questo portera' a un danno economico rilevante per le nostre finanze regionali.

Chiudere gli ospedali non servirà ad accelerare l'uscita dal commissariamento, perchè i presupposti gia' ci sono e sono il frutto del lavoro del precedente Governo regionale di centrodestra".

Il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri ha chiesto che la riorganizzazione della rete ospedaliera venga portata in discussione sia in Commissione Sanita', sia in Consiglio regionale.

"Ai tempi del governo Chiodi - ha rimarcato - i grandi temi della sanita' sono sempre stati affrontanti in Aula o in Commissione.

Oggi, invece, D'Alfonso e Paolucci si sottraggono al confronto, piegandosi ai criteri ragionieristici dettati dal governo Renzi.

Altre Regioni si sono opposte, come si era opposto a quei diktat anche Gianni Chiodi, riuscendo comunque a riportare in equilibrio i conti della sanita'".

Sospiri ha poi sottolineato come la riforma ipotizzata non preveda la presenza di nessun ospedale di secondo livello in Abruzzo, ma si affidi a una rete di strutture tutte di primo livello, con un'offerta sanitaria minima.

"Se fosse davvero cosi' si sceglierebbe di non scegliere - ha continuato il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Gatti - forse per la paura di dover individuare dove localizzare due strutture di secondo livello, ossia di eccellenza. Per non scontentare qualche territorio si produrrebbe un grave danno per tutto l'Abruzzo".


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