Ripensiamo il Territorio, Natale: "In centro Abruzzo un numero di consiglieri oltre ogni decenza"

27 Novembre 2013   10:29  

Riceviamo e pubblichaimo da Giovanni Natale di "Ripensiamo il Territorio"

Riteniamo sia giunto il momento di avere chiare alcune situazioni per leggere in modo inequivocabile lo stato di arretratezza del nostro territorio, rispetto alle sfide che ci attendono e in parte sono in corso. Al contrario, non approcceremmo in modo corretto lo sviluppo che ci attendiamo e vogliamo conseguire. Da questi dati che forniremo emergerà chiaramente l'errore di certuni che continuano a perseguire testardamente le Unioni, con ragionamenti vaghi e strumentali della perdta di identità. Ecco alcuni numeri che messi a confronto spingono noi e, doverosamente, tutti i politici ed amministratori, a riflettere sulle responsabilità che si assumeranno di fronte alla storia eludendone il significato chiaro. La scelta ormai non é più neanche politica, ma morale, di fronte alle future generazioni. Se confrontiamo l'amministrazione di Roma, una grande città, e il ns territorio, emergono delle considerazioni sconvolgenti che dovrebbero far saltare sulle "poltrone" i ns politici. ROMA , per una superficie di 2.700.000 abitanti, un'estensione di circa 1300 kmq. ha 1 sindaco, 48 consiglieri di cui 12 assessori.

Il CENTRO ABRUZZO per 90.000, abitanti e un'estensione di circa 3150 kmq, essendo costituita da circa 60 comuni, ha invece una media di 10 consiglieri per comune, quindi un totale di circa 600 consiglieri, 60 sindaci e 240 assessori. Ovviamente dobbiamo tener conto della densità abitativa inferiore e, quindi della dispersione territoriale. Allora facciamo una taratura dei numeri capitolini tarando il nostro territorio che é più ampio di 2,4 volte. Se Roma avesse la dispersione del ns territorio, dovrebbe avere 3 sindaci, 117 consiglieri e circa 30 assessori. In conclusione viene fuori che noi abbiamo 57 sindaci in più, 600 consiglieri in più, 240 assessori in più. In totale abbiamo, in base a queste considerazioni e coefficienti di taratura, ben 540 amministratori in più. Il problema visto in termini numerici, e di costi, é già drammatico ma immaginate cosa significhi mettere insieme, per una decisione progettuale che riguarda il nostro territorio, ben 660 persone? E la dimostrazione l'abbiamo in ogni momento, ultimo esempio gli stessi Fas. Sono trascorsi ben 2 anni e mezzo e ancora se ne vede la fine. E questo per appena 4 milioni di euro. Come si fa in tali condizioni a rispondere alle sfide europee che saranno fulminanti e rapide? Con le Unioni che non cambiano questa situazione, anzi l'aggravano? Avremo altri 30/40 ulteriori amministratori. I cittadini vogliono questo? Noi riteniamo di no! Questo lo vogliono i loro amministratori che se ne fanno interpreti sul tema senza averne alcun mandato. Solo quello di Sulmona ce l'ha, in senso positivo, ma pare l'abbia dimenticato da ben 6 mesi. 


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