Riperimetrazione del Parco Sirente Velino, è battaglia in consiglio

12 Dicembre 2013   15:21  

Oggi all'ordine del giorno del consiglio regionale c'era la proposta di riperimetrazione del Parco Regione Sirente Velino, su proposta del consigliere regionale di Pdl (Forza Italia) Luca Ricciuti.

La discussione è stata poi rinviata a maredi prossimo, e con essa una battaglia che si preannuncia molto dura.   

Al nostro microfono, alla vigilia del consiglio odierno, Luca Riccuti ribadisce che la riparametrazione non comporterà assolutamente cementificazione e lottizzazione di un territoiro già antropizzato che rimarrebbe comunque tutelato in qualità di Zona di protezione speciale.

La riperimetrazione assicura Ricciuti,  non riguarda i pregiatissimi Piani di Pezza, ma solo aree già antropizzate intorno agli impianti da sci di Campo Felice, e la cosedetta area delle stalle di Rocca di Mezzo.

Il vantaggio della riperimetrazione sarebbe quello di una sburocratizzazione di tanti atti amministrativi che sono costretti a dover espletare i residenti, vessati, lascia intendere Ricciuti, da un ente Parco inefficiente.

E cita come esempio il calvario che bisogna percorrere per modificare una tettoia, o per attività vitali come il taglio del bosco, o il divieto di pascolare in alta quota. Il Parco nell'ottica di Ricciuti è solo una pastoia burocratica e ritiene opportuno restituire il territorio ai cittadini che lo vivono non più asservito ai burocrati. 

Di parere ben diverso, Maurizio Acerbo di Rifondazione e Giovanni D'Amico del Pd:

Acerbo sostiene che l'unica motivo alla base della proposta di legge è quella di ingraziasi a fini elettorali i cacciatori della zona e aggiunge: ''La proposta di Ricciuti e' inaccettabile non solo nel merito ma anche sul piano procedurale, questa mattina sapere ho inviato al presidente del Consiglio Nazario Pagano una lettera in cui faccio presenti dei vizi procedurali che dovrebbero spingerlo a non sottoporre al voto il progetto di legge di Ricciuti che andava dichiarato irricevibile.

Non si capisce perche' le regole sulla base delle quali non si porto' in Consiglio la mia proposta di legge sulla doppia preferenza di genere non debbano valere per quella di Ricciuti. Le donne per il centrodestra contano meno dei cacciatori?"

Giovanni D'Amico sottolinea che non avrebbe nessun vantaggio riperimetrare il Parco, ed anzi il territorio perderebbe grandi opportunità di finanziamento. Il provvedimento sarebbe impugnato a livello nazionale ed europeo.

A seguire infine il comunicato stampa congiunto di Parco Sirente Velino e WWF, fortemente contrari al provvedimento

Parco Sirente Velino e WWF alzano un muro in difesa dei "gioielli di famiglia" messi a rischio da una proposta di riperimetrazione mirata a escludere dal perimetro di protezione una delle zone di maggior pregio naturalistico e paesaggistico dell'area protetta (3.300 Ha) oggetto di 3 interventi di tutela e salvaguardia dell'orso bruno marsicano e dei delicati ambienti naturali finanziati dall'Unione Europea. 

"Quell'area rappresenta il cuore del Parco, con un'elevatissima valenza ambientale", ha affermato Simone Angelosante, in un'infuocata conferenza stampa al Comune di Avezzano, "non può essere esclusa dall'area protetta, poiché esporrebbe il territorio alle insidie della cementificazione selvaggia, all'assalto dei cacciatori, a contenziosi con lo Stato e al rischio di nuove tasse: l'Unione Europea ha finanziato progetti di conservazione e valorizzazione in quell'area, quasi certamente aprirebbe una procedura di infrazione, con conto finale a carico degli abruzzesi.

Viviamo una fase di grande crisi, le aziende chiudono, le industrie delocalizzano, in questo splendido lembo Abruzzo abbiamo un immenso patrimonio ambientale, artistico, culturale ed enogastronomico che non va aperto alla cementificazione e alla caccia, ma difeso e valorizzato per dare benessere alla comunità locale che vive e opera nel Parco".

Pollice verso, quindi, alla proposta Ricciuti, stroncata senza appello anche dal Wwf: "respingiamo al mittente quest'attacco sconsiderato contro una delle zone di maggior pregio del Parco", ha dichiarato Herbert Simone, vice presidente del Wwf Abruzzo e membro del Cda dell'Ente, "che rientra nei Sic e nel progetto Patom: aprirebbe le porte all'assalto dei cacciatori e dei cementificatori. 

Se la Regione andrà avanti, il Wwf si mobiliterà a livello nazionale e internazionale per salvaguardare quel paradiso".

Sferzante la bocciatura del WWF Italia: "è paradossale", ha sottolineato il presidente nazionale, Dante Caserta, in contatto telefonico, "nei giorni in cui al Ministero dell'ambiente si parla di difesa della natura e di tutela della biodiversità,  nella Regione verde d'Europa si viaggia in controtendenza".  

I due settori oggetto della proposta (parte dei Piani di Pezza e parte dell'Altopiano delle Rocche) ospitano numerosi Habitat e specie altamente protette elencati nella Dir. 92/43/CEE "Habitat" e nella Dir 79/409/CEE "Uccelli" in gran parte inseriti nei formulari  Natura 2000, nonché i due Siti Natura 2000 (ZPS IT 110130 "Sirente Velino"; SIC IT 110206 "Monte Sirente e Monte Velino").

Qui l'Ente Parco ha realizzato tre progetti LIFE NATURA finanziati dall'Unione Europea aventi l'obiettivo di conservazione dell'orso bruno marsicano con interventi di piantumazione e potature oltre alla bonifica dell'area nell'ambito di un altro progetto LIFE "Azioni urgenti nei SIC del Parco Sirente Velino". 

L'Ente Parco poi è uno dei sottoscrittori del P.A.T.O.M. (Protocollo di intesa per la tutela dell'orso bruno marsicano) che individua nella zona di Monte Rotondo-Piani di Pezza una macroarea B di alto significato dove la specie può trovare aree idonee di diffusione ed aree di connessione e collegamento con le parti più lontane del suo areale potenziale lungo la dorsale appenninica. 

L'Ente Parco, comunque, ha già espresso parere contrario nelle sedi istituzionali anche perché la proposta in oggetto è carente di studi prodromici fondamentali quali la VAS (valutazione ambientale strategica) che comporterebbero l'infrazione alle norme comunitarie, mentre la cartografia illustrante il progetto di legge è cambiata dopo le audizioni iniziali.  

Attualmente è in corso anche il progetto Life Crainat coordinato dalla Regione Abruzzo, finalizzato alla conservazione del gambero di fiume, che vede come area di intervento l'Altopiano delle Rocche, mentre l'area dei Piani di Pezza costituisce un ottimo habitat del Grifone nidificante nel versante meridionale del Velino: specie reintrodotta dal Corpo Forestale dello Stato che ha sottoscritto un protocollo per la conservazione con l'Ente parco. Al consiglio regionale il compito di "onorare" la Regione verde d'Europa.

di Filippo Tronca

 


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