Riportare la storia dell'arte a scuola, con 15 mila firme la mozione popolare arriva alla Camera

La volontà popolare, composta, e decisa può molte cose.

E' quanto successo con la petizione popolare nata per riportare la Storia dell'Arte nelle scuole italiane, materia completamente azzerate dalla Riforma che ha preso il nome dell'ex Ministro all'istruzione Mariastella Gelmini.

15 mila firme raccolte attraverso il sito www.firmiamo.it,  sono state consegnate alla Camera dei Deputati e l'onorevole Celeste Costantino, che ha preso in consegna le firme, presenterà nei prossimi l'Emendamento riguardante la proposta per il reintegro delle ore di arte nelle scuole secondarie di secondo grado.

"Cancellare la formazione artistica - riporta l'onorevole- è l'ennesimo paradosso di una politica che negli ultimi venti anni ha danneggiato beni culturali, paesaggi e patrimoni unici al mondo. L'Italia deve educare alle arti, alle culture, alla bellezza. La nostra ricchezza culturale e artistica è un bene comune: solo noi possiamo tutelarlo, preservarlo e valorizzarlo. Ma solo se offriremo, ai cittadini di oggi e domani, saperi, intelligenze, conoscenze diffuse dei territori e dei beni culturali italiani".

Il "manifesto” è stato lanciato da Rosi Fontana, Adriano La Regina, Salvatore Settis e Cesare de Seta, primi firmatari una ventina di giorni fa, a cui sono seguiti il sostegno di tutti gli insegnati della categoria, capitanate dalle prof. Rita De Duro, Emanuela Colantonio ed Eleonora Villa, e quello delle istituzioni, che hanno a loro volta firmato: il ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, Anna Maria Buzzi, il direttore degli Uffizi Antonio Natali, Claudio Strinati, Cesare de Seta, Tomaso Montanari, la parlamentare Silvia Costa, Italia Nostra e il FAI solo per indicare le principali voci.

La voce delle migliaia di persone che sul nostro portale hanno aderito alla petizione è riuscita ad arrivare fino in Parlamento. Questo risultato importante e concreto dimostra come sia possibile mobilitare sul web una vera e propria comunità di cittadini.