Risanamento Aterno-Pescara, Goio replica a Costantini

14 Luglio 2012   17:54  

“Ho incontrato il consigliere Carlo Costantini qualche tempo fa e, sapendo che era alla ricerca della documentazione relativa all’attività messa in campo nella mia veste di commissario per il bacino dell’Aterno, ho concordato insieme a lui in un colloquio cordiale tra gentiluomini che gli avrei inviato le relazioni di sei anni di lavoro. Ho spedito il cd al consigliere lo scorso 2 luglio. Se non controlla la posta, non è colpa mia e comunque la sua istanza mi sorprende e mi amareggia”.

Così il commissario delegato per il risanamento del bacino Aterno-Pescara, Adriano Goio, ha replicato al capogruppo dell’Italia dei valori in Consiglio regionale, Carlo Costantini, il quale ha presentato un'interrogazione nella quale richiede la documentazione sull’attività commissariale, denunciando il fatto che il dipartimento di Protezione civile non ha dato alcuna risposta all’istanza.

“A ogni buon conto - prosegue Goio - tutte le rendicontazioni annuali sono inviate presso la Ragioneria dello Stato, mentre le relazioni vanno al ministero dell’Ambiente e al dipartimento di Protezione civile, dove vengono esaminate da uno specifico comitato di rientro presieduto dall’ingegnere Paolo Marsan, costituito per esaminare specificamente lo stato dei lavori in funzione di rientrare dalla emergenza allo stato ordinario. A questo punto non so proprio a chi Costantini le abbia chieste”.

In merito all’attività svolta in questi anni, Goio ricorda che “nel novembre scorso è stato organizzato un convegno nel quale è stato illustrato ampiamente quanto fatto finora. Anche Costantini - sottolinea - era stato invitato e a lui, come agli altri, è stata inviata la relazione dettagliata con tutti gli interventi messi in campo”.

Goio chiarisce anche un aspetto importante sui finanziamenti regionali. “È da tempo - denuncia - che non riceviamo fondi dalla Regione. All’inizio della gestione, nel 2006, erano previsti 15 milioni di euro, che sono stati erogati con un anno e mezzo di ritardo. Poi, la stessa Giunta Del Turco ha stanziato altri 8 milioni”.

“Il resto lo abbiamo avuto dallo Stato, come del resto i 15 milioni per l’emergenza idrica nel Pescarese. O come i 50 milioni per la bonifica e la reindustrializzazione di Bussi, finora solo impegnati ma non ancora erogati”, conclude.


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