Riserva di Santa Filomena: allori sulle dune e pini e lecci che si specchiano nell'Adriatico

20 Marzo 2012   11:08  

La Riserva naturale Pineta di Santa Filomena è una striscia di verde ed una piccola oasi protetta di quasi 20 ettari che si estende per tre chilometri nella parte nord del territorio comunale di Pescara e nella parte meridionale del territorio di Montesilvano, nel quartiere di Villa Verrocchio.

Insieme alla Riserva  Dannunziana costituisce l'ultima area di quella che nei secoli fu una grande pineta che si estendeva su tutto il litorale circostante. E che per secoli ha rappresentato un punto di raccolta per i pastori transumanti e le loro greggi che dall'interno dell'Abruzzo erano diretti nei pascoli invernali del tavoliere delle Puglie 

Regine della riserva il pino d'Aleppo ed il pino domestico. Quest'ultimo non è autoctono sulla costa del medio adriatico ed è stato introdotto nell'area per incrementare la produzione di resina durante gli anni dell'autarchia fascista, quando si sperimentava l'uso dei sottoprodotti vegetali nell'industria chimica. Il profumo inteso nelle dune annuncia la presenza dei lecci e dell'alloro. 

La fitta vegetazione è un valido ecosistema in grado di attirare gli uccelli migratori come la rondine, il gabbiano e qualche cormorano oltre alla cinciarella, la capinera, il rampichino, il saltimpalo.

Nella riserva si trova un centro per la cura dei rapaci feriti gestito dalla Guardia Forestale, ma anche una serie di percorsi ad hoc pensati per consentire a turisti e amanti del verde di perdersi nella natura per una passeggiata a piedi o in bicicletta. 

foto da www.trivago.it


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