Ritardi Aree bianche, Tinari: "Gaffe di Cialente, si rivolge al Tar ma responsabile è lui"

04 Settembre 2013   13:22  

"Il Sindaco Cialente ha scritto al Tar, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica sulla questione dell’inesistente mancata intesa con la Provincia per la questione delle aree bianche. Stendo un velo pietoso sulla metodologia utilizzata dal Sindaco; sotto il profilo strettamente formale, una delle tante gaffe cui purtroppo il Primo Cittadino del Capoluogo di Regione ci ha abituato".

Lo scrive Roberto Tinari, Assessore all’Urbanistica della Provincia dell’Aquila e Consigliere Comunale dell’Aquila.

"Nel merito - prosegue Tinari- devo dire, a malincuore, che, con quell’azione nei confronti delle varie magistrature, la ragione è dalla sua parte. Ha fatto bene, perché, al di là – ripeto – del metodo inopportuno, condito da spari a colori e da un malriuscito tentativo di coinvolgere il sistema mediatico ad ampio raggio, era ora di denunciare il responsabile dei ritardi del Comune nella gestione delle aree bianche: il Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.

Ha avuto coraggio, il Primo Cittadino, ad autodenunciarsi, ma gli va dato atto di tale gesto nobile, e per di più fondato. Il Comune dell’Aquila prende una serie di sberle – un giorno sì e l’altro pure – su tale vicenda, con ricorsi amministrativi accolti e fuoriuscita di denaro pubblico dalle casse dell’ente.

Sono curioso di sapere come andrà a finire. Sono ancor più curioso di vedere le reazioni di alcune persone, quando i Giudici si vedranno arrivare la prova provata dell'inerzia manifesta del Comune dell'Aquila. Innanzitutto per non aver rinormato le aree bianche entro un anno dalla diffida del privato cittadino aquilano. Poi per non averlo fatto durante il processo instaurato successivamente davanti al TAR. Andando ancora avanti – ed è la cosa più grave –, per non essersi adeguato alla sentenza di condanna del TAR e alla successiva notifica al Comune della sentenza da parte dei cittadini, cosa che ha costretto questi ultimi a scomodare nuovamente il TAR (sempre a spese degli aquilani) per la nomina del Commissario ad ACTA (anche questo a spese nostre), vista la colpevole e reiterata inerzia dal Comune dell'Aquila. Tra la prima diffida e la nomina del Commissario ad ACTA passano mediamente 3 anni; chissà Cialente questa volta come se la caverà, sono curioso di saperlo. Questa volta l'ha fatta grossa. Mi auguro che l'attuale maggioranza prenda atto dell’estrema gravità di quanto accaduto, facendo un piccolo excursus storico su vicende non troppo lontane e tragga le dovute consegue. Andare avanti significa far diventare questa città un piccolo paese di provincia senza futuro e senza prospettive di rinascita. La nuova normazione delle aree bianche ne è la riprova. Un provvedimento che non solo arriva con colpevole ritardo e con spese di centinaia di migliaia di Euro ma che lascerà L'aquila senza una prospettiva urbanistica seria, senza una linea di sviluppo chiara e percorribile, dove tutto fa pensare al peggio. Ma non bisogna mollare e in Consiglio Comunale, questa volta il Sindaco non avrà alibi, né tantomeno pietà,  almeno da parte mia".

 


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