Rossella Orlandi: "Agenzia delle Entrate Sana" la Corruzione è altrove

16 Dicembre 2014   07:03  

"L'Agenzia e' un corpo sano, che ha imparato a sviluppare dei forti anticorpi" per contrastare ogni situazione di ambiguita'.

Questo il messaggio lanciato oggi dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi nel corso della tavola rotonda "Noi contro la corruzione", tenutasi a L'Aquila presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti e moderata da Maria Silvia Sacchi, giornalista del "Corriere della Sera".

Presenti il presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione Raffaele Cantone (in video conferenza) il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il Procuratore aggiunto della Repubblica di Milano Francesco Greco. 

Orlandi ha ribadito l'impegno dell'Agenzia non solo nel punire i comportamenti scorretti, ma soprattutto nel prevenirli. Due le direttrici d'azione, che si muovono entrambe sul binario del cambiamento, organizzativo e culturale.

"L'Amministrazione finanziaria si e' dotata, infatti, di un piano triennale che sistematizza le misure di prevenzione del fenomeno corruttivo e - ha spiegato Orlandi - attraverso iniziative di formazione e comunicazione, sensibilizza continuamente il personale sui principi dell'etica e della trasparenza. Questo per evitare che poche mele marce danneggino decine di migliaia di persone oneste che lavorano ogni giorno in Agenzia delle Entrate con responsabilita' e senso di appartenenza. Dobbiamo essere noi per primi a tenere pulita la nostra casa - ha osservato - intercettando e punendo i comportamenti scorretti che rischiano di diventare una zavorra" per i funzionari leali e appassionati al loro lavoro.

Ognuno di noi deve sentirsi responsabile della battaglia comune contro la corruzione. Questo il messaggio lanciato oggi a L'Aquila nel corso della tavola rotonda "Noi contro la corruzione".

Voci autorevoli della societa' civile e delle istituzioni per ribadire con forza il no alla corruzione e rimettere al centro dei comportamenti pubblici l'etica, fondamento e collante del patto sociale fra Stato e cittadini.

Piu' voci, un solo messaggio, metterci la faccia, non delegare l'azione di contrasto alla corruzione esclusivamente a strutture di controllo. Federico Monaco, direttore regionale dell'Abruzzo, ha aperto con queste parole la tavola rotonda organizzata - non a caso - nel plesso che ospita la Corte dei Conti e l'Avvocatura di Stato.

Ex-convento ed ex-penitenziario, ora presidio dello Stato: da sempre "luogo di riflessione sulle condotte di vita che si e' scelto di adottare".

L'intervento di Francesco Greco si e' concentrato sulla criminalita' economica e sul ruolo dell'Agenzia delle Entrate al contrasto alla corruzione.

Don Luigi Ciotti, il sacerdote impegnato nella lotta a tutte le mafie che defini' la corruzione come "l'emblema di una societa' che ruba a se stessa", anche in questa occasione ha ricordato che il problema piu' grave non e' solo chi fa il male ma quanti guardano e lasciano passare.

"L'etica e' il primo argine dell'illegalita', un obiettivo che deve fare da sfondo a ogni progetto, investimento e scelta strategica. Il nostro lavoro - ha spiegato il sacerdote - e' etico quando non prestiamo il fianco a compromessi, scorciatoie e prepotenze di chi vuole calpestare i diritti in nome di privilegi; ogni passo indietro e' un passo verso la corruzione".

Raffaele Cantone, attraverso un videomessaggio, ha detto che per combattere la corruzione e' fondamentale spezzare il meccanismo di omerta' che la alimenta.

E ha caldeggiato il sostegno, all'interno delle amministrazioni, del cosiddetto whistleblower, cioe' colui che puo' denunciare gli illeciti avendo garantito l'anonimato.

"Non si tratta di una delazione - ha aggiunto Cantone - ma di un'assunzione di responsabilita'".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore