SVIMEZ, Paolucci: l'Abruzzo si conferma regione cerniera tra Nord e sud, 2018 anno della svolta

07 Novembre 2017   19:10  

Il rapporto Svimez 2017, presentato questa mattina a Roma e riferito all’anno 2016, offre diversi spunti positivi per quanto riguarda il nostro territorio. Per quanto riguarda l’occupazione, la variazione tra 2016 e 2015 segna un +0,5% (da 521.600 a 524.200 unità) mentre diminuisce del 3,2% il tasso di persone in cerca di occupazione (da 69.100 a 66.900). Allo stesso modo cresce (+1,2%) il tasso di occupazione, passando dal 54,5% al 55,7%, e si riduce (-0,5%) il tasso di disoccupazione, che passa dal 12,6% al 12,1%. Numeri che distanziano di gran lunga il dato medio del Mezzogiorno, che vede il tasso di occupazione al 43,4% e quello di disoccupazione al 19,6%.

In merito al prodotto pro capite, l’Abruzzo fa registrare 22.853,30 euro per abitante (+0,1%), una cifra che pone la regione molto al di sopra rispetto al dato medio del Sud (17.146,00) e in avvicinamento verso la media nazionale (25.890,50).

Quanto al dato del prodotto interno lordo – un dato “vecchio” in quanto noto sin dal luglio scorso – è vero che nel 2016 si è registrata una flessione dello 0,2 ma si tratta di una caratteristica comune alle regioni colpite dal sisma verificatosi nei mesi di agosto e ottobre, con Umbria (-1,1) e Marche (-0,2) più penalizzate rispetto al Lazio (+0,1) che fa marcare un aumento contenuto.
Altri dati economici fanno segnare un forte aumento delle esportazioni (+9,7%) e un buon accrescimento dei depositi bancari (+2,4%).

Il rapporto Svimez termina con una serie di proposte: una di queste, quella sulla logistica, prevede l’istituzione di nuovi corridoi trasversali al bacino del Mediterraneo e al suo interno (punto 2) auspica la creazione di un asse centro-settentrionale che vada dalla Spagna (Barcellona) all’Est europeo passando per Civitavecchia, Ortona/Pescara e la Croazia. Un suggerimento che va verso lo schema al quale la Giunta D’Alfonso sta lavorando sin dal suo insediamento.

L’Abruzzo si conferma dunque terra cerniera tra Nord e Sud, con dati che la pongono nettamente al di sopra dei valori registrati nel resto del Mezzogiorno e che guardano al centro Italia. E’ obiettivo primario dell’amministrazione D’Alfonso avvicinare ulteriormente la nostra regione alle aree più sviluppate del Paese e il 2018, con l’avvio di tutti i cantieri previsti nel Masterplan, segnerà certamente una svolta per l’economia abruzzese.


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