Sabrina Ferilli e la crisi italiana: "Stato cattivo, basta spremere i ricchi"

L'attrice esprime le sue opinioni su 'Chi'

04 Aprile 2012   14:41  

Sabrina Ferilli ha rilasciato un'intervista alla rivista 'Chi' e ha parlato del periodo che l'Italia sta vivendo: "Ho avuto tante volte la tentazione di fare le valigie e di lasciare l’Italia. Ci portano all’esasperazione".

Sabrina Ferilli, proprio non ci sta e durante l'intervista si sfoga e si scaglia contro lo Stato, colpevole, secondo l'attrice, di spremere troppo i ricchi: "Sono sempre rimasta, perché sono legata alla mia storia. Io adoro il mio Paese, amo gli italiani, mi ci riconosco: è un popolo che in questo momento è smarrito, ma resta il migliore del mondo. Però la gente non è lo Stato. E lo Stato, questo Stato, è cattivo. Alcuni politici continuano a sostenere che bisogna chiedere i soldi solo ai ricchi. Io sono arrivata a pagare il 60 per cento e più di tasse perché due lire ce le ho".

La bella attrice sostiene che lo Stato, avendo bisogno di soldi, dovrebbe chiederli non ai ricchi ma rivolgersi ai ceti più bassi, perchè contano più lavoratori: "Ma, dico io, se tu devi fare un bottino di quattrini tramite le tasse, e lo devi fare perché altrimenti sto Paese va a zero, non lo puoi fare sul dieci per cento della popolazione, che sono i cosiddetti ricchi. Quelli già li spremi. È inevitabile che devi andare sulle fasce più basse, perché sono quelle che contano più lavoratori. Invece no, lo Stato decide di spremere ancora di più i ricchi e quelli che fanno? Vanno a vivere da un’altra parte. Se tu come Stato mi chiedi più del 65 per cento di tasse, io sono costretto a chiudere".

Durante l'intervista la Ferilli parla anche della disoccupazione e dell'immigrazione, sempre però evidenziando quello che secondo lei non ha fatto e non sta facendo lo Stato: "Questo governo che cosa ha fatto? Ha aumentato le tasse per avere più liquidità, ma non è stato capace di tagliare né di avviare qualcosa di nuovo per capire come ravvivare l’economia del Paese. Fosse per me, la crisi dovrebbe far abbassare le frontiere. Facciamo entrare tre, quattro, cinque milioni di extracomunitari. Gente in regola, gente per bene. Chiediamo aiuti alle ambasciate. Quella è tutta gente che farebbe figli, che comprerebbe macchine, elettrodomestici. Gente in grado di muovere l’economia. L’America ha fatto così con Obama".

Sabrina Ferilli conclude sostenendo che la positività è un elemento fondamentale per poter andare avanti e avere il sostegno dei cittadini. L'esempio di positività da seguire, secondo la Ferilli, non è certo il governo attuale: "Quando Berlusconi è partito ha capito quanto fosse importante comunicare ai cittadini che il sacrificio sarebbe servito per un domani migliore. L’aspetto della positività che lui aveva si è perso. Ma li hai visti in faccia, sti tecnici? Sono maschere di pianto e di sofferenza".


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