Salvare o affossare la Pescara Parcheggi?

26 Novembre 2012   22:07  

“Ormai su Pescara Parcheggi si sta giocando l’ennesimo teatrino della politica le cui conseguenze rischiano di giocarsi sulla pelle dei lavoratori: quei consiglieri che per primi hanno votato per lo scioglimento della società, ora si ergono paladini a difesa non di tutti i lavoratori, ma solo, caso strano, di alcuni ‘eletti’ ai quali la società, nell’autonomia che le spetta, ha deciso, per ragioni che a noi sono estranee e tali dovrebbero restare per evitare intromissioni inaccettabili nella gestione della struttura, di non rinnovare i contratti. Ma non basta: ora il capogruppo Fli Pignoli si è fatto anche ‘procacciatore’ di clienti per questo o quell’avvocato, non sappiamo entro quali limiti normativi, per l’apertura di vertenze di lavoro e a questo punto sarebbe interessante anche capire chi pagherà gli oneri legali determinati da una vertenza. E chi pagherà le successive eventuali spese se le vertenze dovessero essere perse.

La verità è solo una: Fli e centro-sinistra hanno tentato di affossare Pescara Parcheggi già dalla scorsa estate, votando contro tutte le delibere di ‘salvataggio’, e ora stanno tornando alla carica con l’unico effetto di mandare a casa definitivamente non tre o quattro operatori, ma tutti gli addetti alla gestione degli stalli di sosta a pagamento, ossia 41 padri e madri di famiglia. Perché sia chiaro in maniera definitiva che se mai il Comune decidesse di riassorbire a sé la gestione dei parcheggi, non potrebbe mai riassumere le 41 unità lavorative alle proprie dipendenze, 41 persone che sarebbero disoccupate dopo aver lavorato per vent’anni in un settore specifico. Fli e Pd devono smetterla di creare false illusioni o a propinare promesse irrealizzabili”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi replicando agli odierni interventi di Fli e Pd su Pescara Parcheggi.

“Come sempre ci risiamo – ha detto il capogruppo Pdl Foschi -: di nuovo l’opposizione sta cercando di impallinare una società costituita dall’amministrazione comunale per salvare quello che restava delle macerie e dei pasticci madornali ereditati dal governo di centro-sinistra che già tre anni fa ha rischiato di lasciare senza lavoro gli operatori oggi addetti al controllo e alla gestione dei posti auto a pagamento della città. Ora siamo arrivati al teatrino: il capogruppo Fli, lo stesso che in Consiglio comunale ha votato contro la delibera per il salvataggio della società e dei posti di lavoro, si erge a paladino di quegli operatori ai quali la società non ha rinnovato il contratto, una scelta autonoma, così come previsto dalla normativa, nella quale l’amministrazione comunale, ovvero la politica, non può e non deve creare ingerenze.

Oggi Pignoli si affretta addirittura a fornire ‘clienti’ ad alcuni avvocati, e a questo punto dobbiamo desumere che lo stesso consigliere si accollerà gli oneri legali, presenti e futuri, delle vertenze di lavoro. E su questo saremo assolutamente vigili e attenti. Ma ora basta con le illusioni che Fli e Pd continuano a propinare: se il Comune dovesse sciogliere Pescara Parcheggi, non potremo riassumere neanche uno degli attuali addetti della società, perché ce lo vieta la legge che non può essere aggirata con qualche furbata. A questo punto attendiamo di assistere alle ‘clamorose’ proteste del consigliere Pignoli, che magari ‘attraverserà’ lentamente la sala consiliare per rallentare i lavori dell’aula, attendiamo le sue clamorose proteste, ma non ci venga a dare lezioni sul tema del lavoro quale diritto costituzionale dopo che ha votato contro la delibera tesa a salvare Pescara Parcheggi e 41 posti di lavoro”.


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