Salvo D'Acquisto, un eroe innocente: la commemorazione a 70 anni dal suo sacrificio

23 Settembre 2013   17:21  

“Un eroe che ha saputo farsi martire per salvare la vita di 22 civili innocenti. Un innocente che a sua volta ha rinunciato alla propria esistenza per evitare una strage. Oggi anche Pescara ha ricordato e reso omaggio alla figura del vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, a 70 anni dalla morte, un uomo dell’Arma al quale il capoluogo adriatico ha dedicato una delle sue piazze dove c’è un monumento a ricordare ai più giovani un modello di vita, un ragazzo di appena 23 anni”.

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che quest’oggi ha presenziato alla cerimonia promossa, come ogni anno, dall’Arma in occasione dell’anniversario. Prima la celebrazione della Santa Messa che si è svolta presso la chiesa di Gesù Risorto, in via Filomusi Guelfi, alla presenza, tra gli altri, del Comandante provinciale dei Carabinieri Paolo Piccinelli, del Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e dei membri dell’Associazione Carabinieri a riposo.

Poi, a conclusione del rito religioso, il corteo che ha attraversato via Guelfi e via Mazzarino per la deposizione della corona ai piedi del monumento dedicato al vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, sulle note dell’Inno d’Italia e del Silenzio, accompagnate dalla preghiera.

“La cerimonia – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – è stata l’occasione per ricordare la figura di un eroe che ben si accosta a quella del maresciallo Marino Di Resta al quale l’amministrazione comunale ha reso omaggio appena qualche giorno fa in occasione del 17° anniversario dell’uccisione. Il 23 settembre del ’43, ad appena tre giorni dall’ultimo bombardamento sulla città, vittima di un rastrellamento con altri 22 civili, accusati ingiustamente di un attentato, il giovanissimo D’Acquisto, 23 anni appena, si autoaccusò di quello stesso episodio pur di avere salva la vita dei civili, sacrificando la propria esistenza. Si tratta di una figura eroica che le Istituzioni devono contribuire a valorizzare, a riscoprire, per consegnare dei modelli autentici alle future generazioni, troppo spesso bombardati da falsi miti e valori illusori. Salvo D’Acquisto era un ragazzo come altri, che aveva scelto di servire lo Stato, la patria, e per quello Stato ha dato la vita, con il grido ‘Viva l’Italia’. Oggi il nostro Paese ha bisogno di riscoprire quelle figure di piccoli grandi eroi che hanno scritto la nostra stessa storia”. 


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