Sanità:Consiglio di Stato, operato legittimo del commissario

Confermata decisione su accreditamento Villa Pini

30 Novembre 2012   20:06  

Il Consiglio di Stato ha depositato le sentenze con le quali sono stati accolti i ricorsi in appello proposti dal Commissario ad Acta, Gianni Chiodi, e dalla Curatela Fallimentare avverso le sentenze TAR Abruzzo che avevano annullato le delibere commissariali con le quali si era disposto il ripristino dell'accreditamento pre-definitivo, già attribuito alla Società Villa Pini d'Abruzzo srl.
Il presidente della Regione e Commissario ad acta, Gianni Chiodi, nel commentare le sentenze, ha espresso "soddisfazione per un provvedimento che salva molti posti dilavoro e, nello specifico, professionalità estremamente specializzate in un contesto di crisi internazionale come quello che stiamo vivendo".
Rispetto alle delibere commissariali di riaccreditamento, le Case di Cura private Spatocco e Pierangeli avevano proposto ricorso al TAR Abruzzo. Con le odierne sentenze, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la dichiarazione di fallimento "costituisce un'evidente cesura tra la gestione dell'impresa prima del fallimento e l'attività della Curatela Fallimentare.
Ancora una volta, quindi, finisce per essere ribadita la legittimità dell'operato del Commissario. Infatti, secondo il Consiglio di Stato egli ha correttamente scisso la pregressa situazione di omessi versamenti imputabili all'impresa fallita da quella attuale del Curatore che ha ottenuto l'esercizio provvisorio del Giudice Fallimentare" ed ancora "appare evidente che la valutazione dell'interesse alla conservazione dell'offerta sanitaria, non solo rientra nella competenza del Commissario ad Acta, ma, nel caso di specie, risulta chiaramente speculare alla considerazione che l'esercizio provvisorio, avendo natura di strumento conservativo del patrimonio dell'impresa, consente di non interrompere l'attività assistenziale già erogata dalla struttura in questione" ed infine, ad avviso del Consiglio di Stato, "Il Commissario ha perseguito il duplice obiettivo, da un lato, di non disperdere improvvidamente, nell'attuale situazione di crisi economica ed occupazionale, il complesso di beni aziendali, al cui recupero aveva mostrato fattivo interesse la Casa di Cura Abano Terme e, dall'altro, di mantenere in esercizio una struttura sanitaria che risultava ancora idonea a soddisfare l'interesse generale alla erogazione di prestazioni sanitarie efficienti ed appropriate nell'ambito del Servizio Sanitario Regionale".


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