Sanità: epilessia; Chiodi, rimedi a decisione inaccettabile

04 Ottobre 2012   13:20  

La soluzione potrebbe essere quella di "rinegoziare con le aziende produttrici il prezzo della recente gara in unione di acquisto, esperita a livello regionale, per distribuire i farmaci per la cura dell'epilessia in distribuzione diretta ospedaliera, senza oneri a carico del paziente". Un percorso "tecnico" che il commissario ad acta per la Sanita', Gianni Chiodi, e le Strutture regionali stanno vagliando nella fattibilita', dopo che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con propria decisione del 17 settembre, ha inserito nella lista di trasparenza dei farmaci equivalenti i principi attivi levetiracetam e topiramato, destinati al trattamento dell'epilessia, comportando cosi', per molti pazienti, l'assoggettamento alla legge dello Stato ( art.7 legge 405/2001), che impone, qualora il medico ritenga il farmaco prescritto insostituibile, ovvero l'assistito non accetti la sostituzione proposta dal farmacista, la differenza di prezzo a carico dell'assistito. L'inserimento dell'Aifa dei principi attivi per la cura dell'epilessia sta creando notevoli disagi a quei cittadini che ne fanno uso, per l'onerosita' dei costi a loro carico. Sulla questione e' intervenuto il commissario ad acta per la sanita', Gianni Chiodi.

"Riconoscendo come inaccettabile la decisione e, quindi, comprensibili le lamentale dei pazienti - ha spiegato Chiodi - stiamo cercando delle soluzioni che allevino il disagio dei cittadini. Intanto, attraverso le Strutture della Direzione sanita', ho interessato, nell'ordine, il Ministero della Salute, il Ministero dell'Economia e la stessa Aifa per capire di quale discrezionalita' possiamo beneficiare per rispondere alle richieste dei cittadini che fanno uso dei principi attivi per la cura dell'epilessia, tenuto conto che le Regioni sottoposte a piano di rientro sono impossibilitate a porre a proprio carico la differenza spettante al cittadino. Quest'onere si configurerebbe come Lea aggiuntivo e', quindi, vietato dalle norme. Infatti, dal Ministero ci viene confermato che la raccomandazione dell'Aifa, a proposito della facolta' delle Regioni di intervenire con propri fondi a concorrenza , e' solo una indicazione tecnica, da valutare caso per caso, e, comunque, nell'ambito del rispetto delle leggi nazionali". Alla luce di tali rigide disposizioni normative "che inevitabilmente pongono le regioni - conclude Chiodi - in posizioni conflittuale nei confronti dei pazienti, anche per scelte che noi per primi subiamo, puntiamo ad ottimizzare i risultati di risparmio ottenuti con la gara unica di acquisto dei farmaci, per rispondere alle giuste istanze di coloro che si sentono vittime di un doppio torto. Ovvero, applicare il principio della razionalizzazione della spesa senza che sia a discapito dei servizi". Intanto la Regione ha gia' avviato il percorso per la continuita' dell'assistenza all'epilessia in Abruzzo.


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