Scandalo Comune Pescara, M5S: "Che fine hanno fatto i 56 capolavori donati da Paglione?"

I pentastellati accusano: "Opere d'arte lasciate in scantinati"

24 Settembre 2015   10:40  

Il M5S presenta un'interrogazione e chiede una commissione di controllo e garanzia sulla vicenda dei 56 capolavori di alcuni grandi pittori del Novecento che sarebbero stati donati al Comune di Pescara per essere esposti nel sala 3 del Museo Colonna e che, invece, l'amministrazione di centrosinistra guidata da Marco Alessandrini avrebbe lasciato in uno scantinato.

Secondo gli organi di stampa, infatti - si legge in una nota del Movimento - il noto imprenditore e gallerista Alfredo Paglione e sua moglie Teresita avrebbero donato al Comune, nell'aprile dello scorso anno, capolavori di Claudio Bonichi, Arturo Carmassi e Gaston Orellana per circa un milione e 300 mila euro, con l'accordo che fossero adeguatamente esposti.

Invece sarebbero state "messe in cantina" per far posto ad una mostra fotografica.

Alla scoperta da parte dei coniugi, sarebbe quindi seguita una richiesta al Comune di risoluzione della donazione e restituzione dei dipinti, entro il prossimo 30 settembre, con spese di imballaggio e trasporto, da Pescara a Giulianova, a carico dell'ente, insieme alla consegna al mecenate di 100 copie del catalogo dedicato alla medesima collezione.

"Vogliamo fare chiarezza sulla vicenda e sapere se quanto rivelato dalla stampa corrisponde al vero", affermano i consiglieri del M5s, "perche', se fosse cosi', l'amministrazione Alessandrini, ignorando la clausola che imponeva l'esposizione delle opere avrebbe determinato, con l'aggravio di spese per trasporto ed imballaggio e con la perdita stessa dei capolavori, un gravissimo danno culturale, economico, patrimoniale e di immagine alla citta' di Pescara".

Il M5S chiedera' spiegazioni all'assessore di Sel Giovanni di Iacovo, che ha la delega alle politiche culturali, e all'assessore Paola Marchegiani che invece dovrebbe occuparsi del patrimonio culturale.

I pentastellati, se risultera' confermato quanto scritto dai giornali, hanno chiesto di sapere "chi, all'interno dell'amministrazione, ha responsabilita' su tale vicenda, che discredita non poco l'Ente comunale, e se si intenda avviare, nei confronti di tali responsabili, azioni disciplinari o risarcitorie per i danni patrimoniali e d'immagine che ne sono derivati.

E ancora quali siano le motivazioni che hanno indotto l'Ente a stipulare nella transazione di chiusura della controversia l'obbligo per i coniugi di impegnarsi a non comunicare ad alcun organo di stampa l'avvenuta risoluzione consensuale della donazione'".

"Questa vicenda, se confermata, sarebbe l'ennesima brutta figura di un'amministrazione che, da oltre da un anno, e' riuscita a collezionare solo scelte sbagliate e a dimostrare un'incompetenza che sta danneggiando sempre piu' pericolosamente l'immagine della nostra citta'", concludono i pentastellati.


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