Scandalo FIFA, Blatter Sotto Assedio, Lui si Difende: "Non Posso Controllare Tutto"

29 Maggio 2015   05:00  

"Io non posso e noi non possiamo controllare tutti in ogni momento. Se le persone vogliono fare cose sbagliate, cercheranno anche di nasconderlo. Ma alla fine deve spettare a me la responsabilità di questa organizzazione e trovare un modo per andare avanti e mettere le cose a posto". Joseph Blatter non lascia. Il 79enne presidente della Fifa si presenta con queste parole davanti al Congresso che domani sarà chiamato a rinnovare i vertici dell'organizzazione. Le elezioni arrivano nella fase più nera della storia della federazione internazionale, squassata dagli arresti dei dirigenti accusati di corruzione e dai sospetti sulla correttezza dell'iter di assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022 a Russia e Qatar.

"Questo è un momento difficile e senza precedenti per la Fifa. Facciamo in modo che questo sia un punto di svolta. Gli eventi di ieri hanno gettato un'ombra sul calcio e su questo Congresso", dice Blatter ai delegati riuniti a Zurigo. Le indagini potrebbero avere ulteriori sviluppi: "I prossimi mesi non saranno facili per la Fifa, sono sicuro che verrano fuori altre brutte notizie. Ma è necessario iniziare a ripristinare la fiducia nella nostra organizzazione". "A coloro che stanno corrompendo il calcio voglio dire che sono in minoranza, ma devono essere assicurati alla giustizia. Il calcio non può essere eccezione alla regola", prosegue rivolgendosi alla platea.

Il dirigente elvetico, che non ha nessuna intenzione di ritirarsi dalla corsa, va a caccia del quinto mandato e dovrà confrontarsi con un unico rivale, il principe giordano il principe Ali Bin Al-Hussein che potrà contare soprattutto sul sostegno delle federazioni europee. Blatter, salvo sorprese, rimane il candidato di Asia e Africa.


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