Sciopero degli autoferrotranvieri, i perchè della mobilitazione

29 Novembre 2013   12:47  

Il prossimo 16 dicembre, con una prima azione di sciopero di 4 ore, le Organizzazioni dei Trasporti di Cisl, Uil e Cisal intendono far sentire la voce dei lavoratori del TPL contro quella bomba ad orologeria che è lo stallo della Riforma del comparto.

“Il quadro normativo di riferimento, sebbene più volte mutato anche a seguito di quesiti referendari, imponeva azioni e scelte che avrebbero divuto contribuire a migliorare ed a rendere sostenibile l’intero settore del trasporto pubblico locale in un quadro di riferimento caratterizzato dall’esiguità delle risorse dipsonibili. A fronte di ciò registriamo un silenzio assoluto da parte di chi ha la responsabilità politica e amministrativa di questa Regione”.

E’ questa la posizione di Alessandro Di Naccio, Giuseppe Murinni e Luciano Lizzi, rispettivamente responsabili regionali di Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal:

“Ad oggi siamo ancora in attesa di risposte concrete su temi quali il Piano Regionale Intregrato dei Trasporti (PRIT), la costituzione dell’Azienda unica regionale, la definizione dei Bacini di riferimento dei servizi di TPL, la definizione dei criteri dei “costi standard”e la definizione della modalità di affidamento dei servizi. Tutto ciò non è tollerabile”.

Se a tutto questo si aggiunge il quadro di difficoltà economica in cui versano alcune Aziende, anche e soprattutto a causa dei mancati versamenti da parte della Regione di quanto ad esse dovuto, ecco che l’insieme non può che configurarsi come una polveriera pronta ad esplodere:

“Quel senso di responsabilità che si chiede alle istituzioni è lo stesso che le OO.SS. hanno manifestato in più occasioni arrivando ad impegnarsi formalmente per il riordino della contrattazione di secondo livello oltre che condividere, attraverso verbali sottoscritti, processi temporali per il risanamento dei bilanci.
Peccato che puntualmente le “buono intenzioni” siano state disattese e che si sia arrivati alla fine del 2013 senza avere una minima prospettiva di quello che sarà lo scenario a venire. La politica sceglie di “non scegliere” procratinando un riordino ineludibile e dimostrando ancora una volta come nei fatti eviti di assumersi le responsabilità, mettendo a rischio anche i salari dei lavoratori.”

Per queste motivazioni Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal ritengono inevitabile una prima azione di protesta che si concretizzerà il prossimo 16 dicembre con 4 ore di sciopero e con l’astensione dalle prestazioni straordinarie dal giorno 11 al giorno 16 dicembre prossimi.


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