Sciopero della fame contro chiusura del Tribunale di Sulmona, due avvocati colti da malore

19 Settembre 2013   10:28  

Continua lo sciopero della fame degli avvocati di Sulmona contro la chiusura del Tribunale e che dovrebbe scattare a settembre del 2015 come pregvisto dalla contestatissima legge di riordino voltua dal governo Monti. 

Con conseguenze drammatiche. Gli avvocati Elisabetta Bianchi e Alberto Paolini si sono sentiti male subito dopo il confronto con il governatore Chiodi.

Al termine degli esami sono subito tornati al loro posto per proseguire lo sciopero che garantiscono, andrà avanti finchè il ministro Cancellieri non verrà a Sulmona.

«Pretendiamo l'attenzione da parte del governo chiedendo una vera revisione delle circoscrizioni giudiziarie con l'ampia entrò del nostro territorio - hanno ribadito - Diciamo no ai tagli orizzontali che penalizzano solo i cittadini. Pretendiamo la presenza dello Stato nel nostro territorio e lotteremo contro la riforma generata da burocrati ministeriali sordi alle istanze della politica e dei cittadini, nella piena attuazione dei principi democratici e della carta costituzionale''.

Si legge poi in un volantino distribuito alla popolazione: ''Hanno detto che lo chiede l’Europa per la spending review, che ci sarà una più razionale distribuzione delle risorse, una nuova organizzazione del lavoro, maggiore efficienza grazie alla specializzazione, un miglioramento del servizio della giustizia.

In realtà non vi sarà alcun risparmio anzi le spese aumenteranno considerevolmente per traslochi e reperimento spazi per gli uffici accorpati, viaggi di testi, notifiche, spostamento detenuti, rimborso c.t.u. Inoltre saranno i cittadini a pagare il prezzo maggiore per raggiungere le sedi più lontane.

I lavoratori giudiziari, ovvero le risorse, saranno deportati secondo le intenzioni del capo dipartimento senza logiche di razionalizzazione. Non c’è nessuna nuova organizzazione del lavoro ma il lavoro di uffici piccoli e ben organizzati confluirà nel calderone di uffici grandi e già funzionanti, peggiorando la situazione. La specializzazione non interessa ai cittadini che vorrebbero solo una giustizia in grado di funzionare, è un’esigenza di magistrati non dover lavorare su materie diverse contemporaneamente.

Con questa riforma ‘epocale’ hanno dato il colpo di grazia d’una giustizia che già non stava tanto bene.

''Sono qui per sostenere la protesta degli avvocati del tribunale di Sulmona -ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi -  in queste ore della cittadina peligna, per solidarità con lo sciopero della fame dei legali.  Al Governo ho già detto che la chiusura di Sulmona presenta più svantaggi che vantaggi dal punto di vista economico''.

 Espimono solidarietà  i geometri della valle Peligna

''Con l’operatività del DLL n. 155, che ridisegna la geografia dei
Tribunali e Uffici Giudiziari nazionali - si legge in una nota - anche il Tribunale di Sulmona  sarà soppresso. Per le negative ripercussioni socio economiche che tale provvedimento determinerà, i Geometri residenti nel territorio  peligno, subequano ed altosangrino vogliono condividere ogni  iniziativa adottata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati  manifestando la piena solidarietà alla classe forense impegnata a  tutela di tale prestigioso organismo territoriale.'' 

 

 

 


Galleria Immagini

foto ANSA
Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore