"Il sistema di sicurezza che e' stato attuato dopo la scomparsa di Silvana Pica, avvenuto a gennaio a Pescara, non ha mai smesso di funzionare e le indagini saranno chiuse solo quando ci sara' un epilogo, che auspichiamo sia favorevole. Ho avuto assicurazioni dal magistrato che le indagini saranno mantenute aperte". Lo ha detto oggi a Pescara il prefetto Vincenzo D'Antuono durante i lavori del convegno, promosso dall'associazione Penelope, su "Le vite sospese delle persone scomparse tra ricerca e indagini", in corso in Provincia.
Le indagini su Pica ha spiegato, hanno interessato "diverse aree, sia cittadine che non, dove si potrebbero trovare tracce della donna, ed e' possibile che il fiume e il mare diano risposte", ha aggiunto ricordando che "a largo della costa sono stati trovati degli effetti personali di Silvana Pica".
Il prefetto ha assicurato che in merito a "questi episodi c'e' una risposta forte delle istituzioni" e anche a Pescara e' stato "redatto e attuato" un piano relativo proprio alle scomparse.
D'Antuono ha sottolineato che a Pescara risultano scomparse "poco piu' di 70 persone ma la stragrande maggioranza sono state rintracciate, per cui si dovrebbe parlare piu' di allontanamento che di scomparsa".