Scoperta pesante contaminazione della falda nell'impianto Abruzzo Costiero a pochi metri dal fiume

10 Gennaio 2018   12:28  
Una pesante contaminazione dell'acqua di falda ben oltre le soglie di legge è stata scoperta presso il deposito di idrocarburi Abruzzo Costiero a Pescara situato in un sito a forte rischio esondazione lungo il fiume Pescara.

Il metil-t-butil etere (MTBE), un composto tossico, nelle analisi ARTA del 31 gennaio 2017 (il proprietario non l'aveva cercato nelle proprie analisi) è risultato avere valori ben 300 volte oltre la Concentrazione Soglia di Contaminazione (12.029 microgrammi/litro contro un limite di 40) nel piezometro 1, tra i più vicini al fiume. Problemi anche con altre sostanze pericolose, come il cancerogeno Benzene, trovato dall'azienda con valori 6 volte la soglia. Anche altre sostanze sono risultate avere valori critici, dal manganese all'1,2 dicloropropano.

A rivelarlo i documenti della Conferenza dei Servizi svoltasi presso il comune di Pescara il 21 aprile 2017 per l'approvazione del Piano di caratterizzazione che dovrà accertare l'esatta provenienza della contaminazione, il cui verbale è stato poi validato e trasmesso, incredibilmente, solo il 13 dicembre 2017, ad oltre otto mesi di distanza e ad un anno dalle analisi! Tempi biblici che stridono con i termini previsti dal D.lgs.152/2006.

Qui https://we.tl/zeTuorLmxP sono scaricabili il verbale della conferenza dei servizi del 21 aprile 2017 con tutti gli allegati e la proposta di Piano di caratterizzazione e relativi allegati depositata dall'azienda.

Tra l'altro l'impianto è situato in una zona a massimo rischio di esondazione in quanto a fine anni '90, prima dell'entrata in vigore delle norme specifiche sul rischio alluvioni, nessun ente aveva pensato di evitare che si costruissero serbatoi con capacità di 28.000 mc in un'area così vicina al fiume.

Fin da ora evidenziamo che dovrebbe essere programmata una delocalizzazione dell'impianto viste le sostanze gestite dall'azienda e il contesto così rischioso.

Tra l'altro la contaminazione è stata scoperta proprio dopo alcune esondazioni che hanno coinvolto le linee fognarie dell'impianto nel 2013 e 2015. Nell'ambito di una serie di controlli e del collaudo dell'avvenuta riparazione delle condotte è stata evidenziata questa contaminazione così pesante.

A questo punto vorremmo capire quali interventi sono stati messi in campo per la messa in sicurezza di emergenza e l'attuazione di tutte le iniziative previste dalla legge, visto che il D.lgs.152/2006 sulla carta impone tempi strettissimi mentre qui si è impiegato quasi un anno dal campionamento all'invio del verbale di approvazione del Piano di caratterizzazione. Si consideri che il fiume è a pochi metri e che la falda ovviamente è in collegamento con questo.

Facciamo notare che un passo in avanti c'è stato almeno sulla trasparenza grazie all'azione della Stazione Ornitologica Abruzzese che lo scorso 8 giugno aveva inviato una dettagliata lettera al Comune di Pescara in cui spiegava che almeno dal 2007, sulla base del D.lgs.195/2005, questi dati e le convocazioni delle conferenze dei servizi dovevano essere pubblicati sul sito del Comune di Pescara. Prendiamo atto che il Comune di Pescara sta cercando di recuperare il gap informativo costruendo un sezione apposita del proprio sito WEB. Auspichiamo che possa diventare presto uno strumento di informazione e sensibilizzazione per tutti i cittadini, gli enti e le aziende.


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