Scuola: Giornata mondiale insegnanti,Anief "in Italia osteggiati"

05 Ottobre 2013   13:44  

"Nella Giornata mondiale dell'insegnante non possiamo dimenticare le 'tare' con cui ormai si devono confrontare quotidianamente gli 800mila professionisti dell'istruzione del nostro paese, sempre piu' osteggiati e messi in discussione: si sono sensibilmente ridotti di numero, in tanti sono avanti negli anni e costretti a lavorare loro malgrado, tutti sono sottopagati". A sostenerlo e' Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, in occasione della Giornata mondiale dell'insegnante che si celebra oggi.

"Anche per colpa di una societa' che svilisce tutte le forme di sapere e di cultura, oggi piu' che mai il ruolo educativo di chi insegna e' sempre piu' in discussione", si legge in una nota del sindacato, che coglie l'occasione per lanciare un appello alle istituzioni perche' "diano finalmente un segnale di inversione di tendenza. Tornando finalmente a valorizzare gli insegnanti italiani". Il sindacato non puo' fare a meno di soffermarsi sulla "azione distruttiva" che "in particolare nell'ultimo lustro i nostri governanti hanno perpetrato nei loro confronti: 40 anni fa l'insegnante risultava tra le professionalita' piu' rilevanti nella considerazione sociale e delle famiglie italiane".

In molti casi, ricorda l'Anief, rappresentava l'unica presenza tangibile dello Stato nelle zone piu' povere e emarginate. Insiste il sindacato: "I tagli agli organici e le riforme attuate dal 2007, la revisione del reclutamento e il progressivo innalzamento dell'eta' pensionabile hanno via via ridotto il personale". Inoltre," i giovani docenti sono aumentati e lasciati tali anche per decenni, al punto di arrivare a escludere dalle graduatorie ad esaurimento tutti gli idonei ai concorsi, i giovani abilitati attraverso Tfa e anche (prossimamente) tramite Pas.

Tanto e' vero che il rapporto di lavoro si e' sempre piu' precarizzato: piuttosto che assumere in ruolo, come indicato dall'Ue attraverso una chiara direttiva risalente al 1999, si e' scelta la strada del licenziamento e della riassunzione ad oltranza". Per contrastare lo sbarramento delle GaE, sottolinea Pacifico, "l'Anief la scorsa settimana ha presentato una serie di emendamenti alla VII Commissione Cultura della Camera per permettere la giusta spendibilita' e collocazione dell'abilitazione.

Tali richieste di modifica 'scadranno' martedi': speriamo che il legislatore possa essere illuminato e prevedere quell'inserimento che oggi viene negato a decine di migliaia di aspiranti docenti".


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