Seggiovia Fondari, senza pareri "VIA e Vinca" non si può andare avanti con il bando per i lavori

06 Luglio 2015   15:25  

La Commissione consiliare Controllo e Garanzia si è riunita, alla presenza del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, del presidente del Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga Arturo Diaconale e dell’amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso Umberto Beomonte Zobel, per discutere, su richiesta del consigliere Guido Liris, della delicata e centrale questione della seggiovia delle Fontari, cercando di approfondire le questioni che impediscono a quest’opera di vedere la luce con grave danno per gli esercenti e per i fruitori del Gran Sasso.

Nella seduta sono emerse tutte le criticità relative al fatto che non possono essere ancora aperte le buste del bando pubblicato circa un anno fa, in quanto al progetto preliminare posto alla base del bando mancano i pareri per la Valutazione di impatto ambientale (VIA), che deve essere emesso dalla regione, e per la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca), che invece è di competenza comunale.

Il Parco ha rilasciato un parere tecnico negativo mentre, attraverso il proprio consiglio direttivo, si è espresso favorevolmente nei confronti dell’opera.

In questo contesto è purtroppo emerso che, oltre alle questioni tecniche, sono state le conflittualità tra gli uffici dei diversi enti che hanno impantanato la questione, con gravi ripercussioni sul nostro territorio, che potrebbero sfociare anche nella non apertura della stagione invernale.

La situazione appare piuttosto complicata. Il comune non può ritirare il bando, altrimenti le due ditte che vi hanno partecipato potrebbero agire legalmente, ottenendo una facile vittoria, e non può operare una revisione temporanea della seggiovia, altrimenti si esporrebbe ad un procedimento da parte della magistratura contabile.

L’unica speranza è ottenere i pareri richiesti nel più breve tempo possibile, cercando poi di velocizzare i lavori al massimo per aprire in tempo la stagione sciistica, cosa che appare, purtroppo, assai improbabile.

A tal proposito, il presidente del Parco, Arturo Diaconale, in scadenza di mandato, ha dichiarato ai membri della commissione che domani, nell’ultima riunione del consiglio direttivo della sua gestione,  si impegnerà a tentare di far rivedere il parere negativo rilasciato dai tecnici del parco ed ha chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico-politico per superare i contrasti e consentire a quest’opera di trovare finalmente compimento.

 


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