Seggiovia Prati di Tivo, aperto il bando per l'assegnazione. Canone richiesto 250mila euro l'anno

Ceci: "Richiesta troppo alta, l'asta andrà deserta"

22 Ottobre 2014   13:12  

Primo passo per l'assegnazione da qui al 2019 della gestione degli impianti sciistici di Prati di Tivo, tra le più rinomate località turistiche montane abruzzesi e non solo.

In ritardo rispetto a quanto preannunciato, lunedì è stato infatti presentato l'atteso bando per l'assegnazione quinquennale della seggiovia (nello specifico, la seggiocabinovia da 12 posti, le 2 seggiovie biposto e quadriposto e la sciovia doppia "Jolly 1 e Jolly 2", oltre ai servizi connessi), per la quale la Gran Sasso Teramano chiede 250.000 euro l'anno più Iva.

I criteri per l'aggiudicazione saranno l'offerta economica e quella tecnica (50 punti ciascuna sui 100 totali disponibili), ma le preplessità sono diverse, insieme ai timori che l'asta si possa rivelare un flop.

"Il canone richiesto è troppo alto, l'asta andrà deserta. Prati di Tivo rischia di seguire le orme di Prato Selva, chiuso da ormai un anno" - ha affermato il presidente dell'associazione Uniti per Fano Adriano Tommaso Ceci - "e siamo inoltre pronti ad intraprendere una raccolta firme per chiedere la rimozione dell'attuale cda della Gran Sasso Teramano".

Dalla Gran Sasso, che ha già inviato tutta la documentazione della gara al neo presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, non si è fatta attendere la replica dell'amministratore Marco Bacchion, secondo cui "il canone è stato fissato sulla base delle esigenze finanziarie e dei mutui contratti dalla società, e sarà comunque pubblicizzato anche al Nord nella speranza di attrarre grandi aziende del settore".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore