Senatori a libro paga delle multinazionali, "le Iene" e Roma scoprono il mercato

20 Maggio 2013   08:16  

Filippo Roma continua a parlare dei "segreti della casta", oggi smaschera un presunto scambio di mazzette date a potenti multinazionali.

L'informatore, dalla voce alterata e irriconoscibile (per motivi di sua sicurezza) parla di buste piene di euro, da 1.000 a 5.000, a seconda dell'importanza ricoperta dal politico.

La rivelazione che documenta Filippo Roma è molto pesante, il sistema funzionerebbe in modo semplicissimo, molti senatori sarebbero contattati dalle rispettive lobbies di riferimento (a seconda delle commissioni di cui si fa parte) che stabiliscono un prezzo a seconda del "peso specifico" del politico in Parlamento.

Si potrà "far parte" di due o tre alla volta per un mnimo di 3.000 euro a nero al mese e con un massimo di circa 8.000€.

Se tutto fosse vero sarebbe un altro scandalo all'italiana, perchè, a differenza che negli stati uniti dove il lobbismo è consentito, ma soprattutto regolamentato, qui non si può fare, soprattutto se i finaziamenti sono in nero.

L'informatore fa poi nomi e cognomi di alcuni potenti senatori che si sarebbero spartiti a destra e sinistra il mercato delle "Sale Bingo", remunerativamente uno dei più fruttuosi.

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