Sequestrate 50 tonnellate di pesce scaduto da 5 anni

Serio pericolo che finisse in vendita

31 Marzo 2013   08:56  

C'era il serio pericolo che il pesce scaduto finisse anche sul mercato abruzzese ma l'intervento della guardia di finanza ha evitato l'ennesima frode alimentare. Una vasta operazione è stata portata a termine dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno e della compagnia di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) che, in collaborazione con il Reparto Aeronavale del Corpo di Venezia, ha sottoposto a controllo alcune società della riviera sambenedettese operanti nel settore della lavorazione e della commercializzazione di prodotti ittici surgelati e congelati.

Le indagini hanno portato le Fiamme Gialle, supportate dalla Asl, presso un'azienda dell'entroterra sambenedettese che si occupa della lavorazione, preparazione e commercio di prodotti ittici surgelati e congelati. Nei magazzini sono stati trovati 5,8 tonnellate di pesce in cattivo stato di conservazione e, addirittura, in buona parte, già scaduti da oltre 5 anni.

In un'altra azienda vicina alla prima specializzata nell'industria del freddo con deposito per conto terzi, spedizione e logistica di merci, sono state trovate altre 42,5 tonnellate di pesce scaduto ed in cattivo stato di conservazione.

I rappresentanti legali delle due società, M.M.40 anni e M.R.,36, sono stati denunciati per violazione della normativa speciale in materia di conservazione degli alimenti destinati al consumo umano.

Il sequestro delle complessive 48,3 tonnellate di prodotti ittici erano potenzialmente destinati a ristoranti, centri commerciali, mense e altri luoghi di vendita e somministrazione.


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