Sequestrò un connazionale per farsi pagare una partita di droga, albanese condannato a 16 anni

Sentenza emessa con rogatoria dalla Corte d'Assise di Teramo

14 Novembre 2013   12:31  

Grazie ad una rogatoria internazionale, la Corte d'Assise di Teramo ha potuto condannare un albanese per il sequestro di un connazionale a scopo di estorsione.

Roland Bendo, questo il nome del malvivente, é stato condannato ad una pena di 16 anni ed 8 mesi di reclusione poiché ritenuto di essere stato il mandante del rapimento, nel 2007, di un connazionale all'epoca dei fatti residente a Roseto degli Abruzzi, dove lavorava come imbianchino, per vendicarsi del mancato pagamento di una partita di eroina da parte di un suo cugino in Albania.

L'imbianchino, prelevato da tre individui armati dinanzi la propria abitazione di Roseto, venne portato pirma a Bologna e poi a Torino, dove per alcuni giorni fu sottoposto a botte e minacce, per poi essere rilasciato dietro la cessione di un di un terreno edificabile nei pressi di Durazzo di proprietà del padre del sequestrato.

Tale compravendita, non avvenuta in maniera regolare, comportò un blitz della polizia locale ed il conseguente arresto di Bendo, grazie anche alla collaborazione delle autorità italiane.

Per il reato di sequestro, l'uomo é stato poco dopo processato in Albania e condannato a 3 anni, scontati con l'affidamento ai servizi sociali. Tale condanna, secondo il legale dell'uomo in Italia, non avrebbe potuto prevedere un secondo processo per lo stesso reato sul nostro suolo, stando al principio del ne bis in idem (nessuno può essere processato due volte per lo stesso fatto), ma non avendo l'Albania ratificato la convenzione rispetto alla quale ogni Stato deve accettare l'applicazione del diritto penale vigente negli altri Paesi, tramite la presentazione di una rogatoria é stato possibile un nuovo procedimento, conclusosi appunto con la condanna a 16 anni ed 8 mesi.


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