Serie A: alla vigilia della 31esima giornata, i primi orizzonti delineati

31 Marzo 2016   10:33  

Giornata numero 31 sulla tabella di marcia per la serie A, che pian piano comincia a delineare i vari scenari, in attesa della fine della stagione.

Partiamo dalla vetta, che mai come quest’anno ha visto un alternarsi della capolista: la prima parte era in mano all’Inter, che viaggiava su un’ottima media, che poi si è persa a partire dal 21 dicembre, giorno della gara persa contro la Lazio, che ha sancito il rallentamento della squadra di Mancini, scalzata prima dal Napoli, capolista per 2 settimane dopo ben 25 anni, e in seguito dalla Juventus, che aveva illuso un po’ tutti con una partenza da incubo. Partenza che ormai è già un ricordo, visto le 17 vittorie consecutive e la vetta a 3 punti dai ragazzi allenati da Maurizio Sarri, che comunque non mollano il colpo e cercheranno, domenica prossima a Udine, ad agganciare i bianconeri, un obiettivo alla loro portata, a giudicare dai pronostici delle migliori scommesse dei siti specializzati

Lo scudo dunque è lotta a due, con la Roma che ha vissuto due vite, in questa stagione. La prima, sotto la guida di Rudi Garcia, è stata fallimentare, tanto da perdere di vista tutti gli obiettivi stagionali: fuori dall’Europa, fuori dalla corsa al titolo nazionale, fuori dalla Coppa Italia. Poi la rinascita, che ha visto 3 protagonisti indiscussi, e che sono Spalletti, El Shaarawy e Perotti. Il nuovo tecnico ha ridato ciò che mancava a questa squadra, cioè la fiducia nelle proprie potenzialità, punto debole dei giallorossi da sempre. El Sha e Perotti, invece, sono i fautori di ottime prestazioni e contributo fondamentale nell’economie delle vittorie della Roma, una coppia d’attacco che funziona bene e che è ancora così giovane da poter sfruttare al meglio.

La scalata alla Champions League vede, oltre ai capitolini, anche la Fiorentina e l’Inter, coi toscani che hanno avuto grossi problemi di continuità, dopo il propositivo inizio. La giustificazione di alcuni infortuni pesanti regge fino a un certo punto: la squadra è giovane, con un allenatore esperto ma ancora da sgrezzare, con ottimi elementi, gioco a tratti fatto davvero bene, ma fragile in alcune dimostrazioni di forza, quasi sempre perse.

Per l’Inter il discorso è diverso: la squadra di Mancini non ha mai entusiasmato sotto il profilo delle trame di gioco, ma è squadra quadrata che, appena perso il filo, ha fatto un sacco di fatica per ritrovarsi. Errori del mister, prestazioni sottotono da chi ci si aspettava di più, hanno fatto il resto, ma la Champions è lì e non raggiungerla sarebbe un fallimento per la Milano nerazzurra.

Discorso molto più complicato per l’Europa League, che vede Milan e Sassuolo rincorrere il sesto posto. I rossoneri attraversano un periodo complicato dopo un inizio di anno fatto nel modo giusto, come non si vedeva da tempo in casa Milan. Con Mihajlovic che di errori ne fa, ma di cose buone di più, il Milan rimane un gruppo nelle mani di una società che non ha idee chiare. Arrivare sesti sarebbe un risultato giusto, e magari dare continuità al percorso, non esonerando il serbo, sarebbe una mossa più furba.

Per ciò che riguarda la parte bassa della classifica, posto che per l’Hellas Verona ormai ci sia pochissimo da fare, ultima con 9 punti, è lotta tra Frosinone, Carpi e Palermo, con l’Udinese che deve guardarsi le spalle senza abbassare la guardia.

(Foto credits: commons.wikimedia.org/wiki/File:Luciano_Spalletti.JPG?uselang=it)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore