Servizio idrico integrato, l'opposizione teatina cerca un'alternativa all'Ersi

Febo: "Rigettata la nostra richiesta di consiglio straordinario"

23 Ottobre 2013   16:15  

Cercare e trovare a tutti i costi un'alternativa all'ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico), anche tramite un consiglio comunale straordinario che preveda la partecipazione di associazioni di categoria.

E' quanto richiesto dai consiglieri di opposizione del Comune di Chieti Luigi Febo (Chieti per Chieti), Alessandro Marzoli (PD), Alessandro Giardinelli (Scelta Civica) e Alessandro Carbone (Fli), in una conferenza stampa congiunta che ha visto la presenza, in rappresentanza del Forum per i Movimenti dell'Acqua, di Luciano Di Tizio e Nicoletta Di Francesco, rispettivamente presidente regionale e provinciale del Wwf Abruzzo.

"Noi dell'opposizione avevamo proposto una seduta straordinaria del consiglio comunale sul trasferimento della gestione delle reti e del servizio idrico integrato all'ERSI, in modo tale da dar voce anche alle varie associazioni che volessero proporre soluzioni", ha spiegato Febo, "proposta che la maggioranza ha rigettato, mettendoci di fatto il bavaglio ed impedendo un'accurata riflessione sotto il profilo non solo polirico e giuridico, ma anche delle effettive opportunità che si presenterebbero per la città di Chieti. Nell'ultima conferenza dei capigruppo i consiglieri capigruppo Ginefra, Aceto, Di Renzo e De Lio hanno votato contro, e se ne dovranno ora assumere le responsabilità per aver impedito la seduta straordinaria, in barba al mandato avuto dagli elettori nel portare avanti gli interessi della cittadinanza, insieme a Di Labio che si é astenuto. Bucci, invece, ha tentato di proporre una mediazione, ossia svolgere metà del cosiglio con la partecipazione delle associazioni e l'altra metà nelle modalità più consuete, ma non é stato ascoltato e per protesta ha abbandonato l'aula".

"Se anche noi dell'opposizione avessimo abbandonato l'aula, avremmo dato a nostra volta prova di mancanza di responsabilità", ha proseguito il capogruppo di Chieti per Chieti, che ha poi tenuto a mettere in evidenza "le gravi problematiche che la delibera sul passaggio del servizio idrico si porta dietro da tempo, in particolar modo il quasi raddoppio delle bollette, contribuendo di fatto nell'affossare ancor di più Teate Servizi, che detiene l'agio sulla riscossione delle imposte. Sarebbe possibile subgestire il servizio, come riconosciuto anche dall'Ato, ma ci vediamo negata tale possibilità".

"In un momento di grande difficoltà economica come quello attuale l'amministrazione comunale ha il dovere di difendere la collettività ed il bene pubblico dagli aumenti economici", ha aggiunto Marzoli, mentre Giardinelli ha ribadito come "il consiglio, se vuole perpetrare una buona politica, ha il dovere di ascoltare anche le altre parti sociali in merito ad un problema di pubblico interesse".

Carbone, dal canto suo, si é invece domandato "la ragione per cui la giunta ha tanta fretta di portare in consiglio la delibera, senza volere approfondire la questione".

Lorenzo Ciccarelli


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