Sesso per alloggi, inchiesta conclusa. Sentiti in questura Di Primio e Buracchio

D'Agostino ha negato tutto

17 Gennaio 2014   11:17  

La Procura di Chieti ha chiuso l'inchiesta relativa al presunto scandalo delle case popolari, di cui principale indagato è l'ex assessore comunale alle Politiche della Casa Ivo D'Agostino, accusato di aver preteso prestazioni sessuali da alcune donne in cambio della concessione di alloggi popolari.

Per il sostituto procuratore Lucia Anna Campo le indagini sono complete, dopo aver ascoltato vari testimoni, tra cui due nomi eccellenti come l'attuale sindaco Umberto Di Primio, che aveva inserito D'Agostino tra i componenti della giunta comunale, ed un altro ex primo cittadino, Andrea Buracchio, leader dell'Udc teatina. Entrambi hanno risposto a tutte le domande loro poste, ma il contenuto delle loro testimonianze è stato segretato.

Nel frattempo, D'Agostino, cui di recente sono stati revocati i domiciliari con la concessione dell'obbligo di dimora e firma, continua a dichiararsi innocente, negando le pesanti accuse rivoltegli dalle donne, che hanno comportato l'avvio delle indagini da parte della squadra mobile di Chieti lo scorso 6 giugno e, il successivo 30 luglio, l'arresto del'assessore.

Lo scandalo sorto per l'accaduto ha poco dopo convintoD'Agostino a rassegnare le proprie dimissioni, mentre nel successivo incidente probatorio vi è stata la conferma delle accuse da parte delle donne (tramite la cristallizzazione delle testimonianze, in modo tale da scongiurare eventuali ritrattazioni).

Accuse confermate anche anche in seguito, che D'Agostino dal canto proprio continua a respingere.


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