Sevel, alla vigilia della visita di Marchionne, i sindacati: "Investire subito sul nuovo ducato"

08 Luglio 2013   13:24  

"Bisogna da subito programmare un congruo investimento che nel giro dei tempi tecnici di progettazione e industrializzazione metta in campo il nuovo Ducato". Lo affermano la Rsa Fiom della Sevel, Fiom Chieti e Fiom Abruzzo in una lettera all'Ad di Fiat e alla direzione aziendale Sevel alla vigilia della visita di Sergio Marchionne nello stabilimento della Val di Sangro.

"Scriviamo questa lettera - dice il sindacato - per dire le cose che vi avremmo voluto dire se non ci aveste escluso e discriminati rispetto alle altre rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori dall'incontro del 9 luglio, nonostante siate obbligati dalla sentenza del Tribunale di Lanciano e dal pronunciamento della Corte Costituzionale a riconoscere il nostro diritto di rappresentanza.

Dalla sua visita nel nostro stabilimento, nostro perche' noi tale lo riteniamo per tutto quello che abbiamo fatto: per il suo insediamento, la sua vita e soprattutto per le sua costante crescita produttiva e occupazionale, ci aspettiamo - afferma la Fiom - risposte concrete alle tante domande sul futuro produttivo e occupazionale, a partire dalle alleanze per il nuovo veicolo che dovra' sostituire X 250. Sul territorio e tra le istituzioni circolano diverse versioni su quanto verra' a dire. Se verra' annunciato il restyling dell'attuale veicolo, questa e' una notizia positiva, i lavori sono gia' in corso. La Val di Sangro e l'intero Abruzzo si aspettano e meritano di piu'".

"Questa fabbrica, per garantire il futuro occupazionale anche a quei circa 1000 giovani che non sono stati riconfermati e la sua missione all'interno del gruppo Fiat per produrre un veicolo commerciale appetibile sul mercato, in grado di saturare gli impianti, ex progetto 300.000, ha bisogno di una conferma di un'alleanza o di una nuova, con partner di livello internazionale che abbia gia' sbocchi sui vari mercati mondiali. Cosi' com'e' stato per gli oltre 30 anni di vita di Sevel, la Fiom - si legge sempre nella lettera - sara' pronta a questa nuova sfida, ma la direzione aziendale deve riconoscere i diritti democratici e le liberta' dei lavoratori. Bisogna assumersi le reciproche responsabilita' necessarie a mantenere e far crescere le ottime performance di produttivita' investendo anche per il miglioramento delle postazioni di lavoro nel pieno rispetto della salute e della sicurezza. Non si puo' dimenticare - conclude la Fiom - che con l'introduzione del CCSL vi e' stato una riduzione dei diritti sindacali, economici e normativi da recuperare al piu' presto con la contrattazione vera, quella che ora non esiste piu'".


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