Silvio Berlusconi Intercettato Dagli Americani: "Lo Dico Da Anni Che Esiste Un Complotto"

24 Febbraio 2016   05:00  

Il segretario generale del ministero degli Esteri, Michele Valensise, ha convocato l'ambasciatore degli Stati Uniti d'America, John Phillips, per chiedere chiarimenti in merito alle intercettazioni telefoniche che, secondo notizie stampa, sarebbero state effettuate nel 2011 da organismi statunitensi nei confronti dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di suoi stretti collaboratori. Lo riferisce la Farnesina in una nota, precisando che "nel ricordare le nuove procedure adottate dal presidente Obama nel 2014 in materia di riservatezza delle comunicazioni, l'ambasciatore Phillips ha assicurato che porterà immediatamente la questione all'attenzione delle sue autorità".

Dal canto suo, si precisa nella nota, il segretario generale ha ribadito la viva aspettativa italiana di poter disporre quanto prima di chiarimenti specifici su quanto emerso in relazione ai fatti del 2011 legati alle indiscrezioni basate su nuovi file di Wikileaks .

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nella replica al gruppo Pd, a quanto si riferisce, ha detto: "Ci accingiamo a chiedere informazioni in tutte le sedi, anche con passi formali sulla vicenda".

Sul caso la Procura della Repubblica di Roma è pronta a intervenire, soltanto se saranno presentati sulla vicenda esposti o denunce. La Procura infatti, come è sua consuetudine, avvia indagini preliminari sulla base di atti che contengono notizie di reato e non in seguito a pubblicazione su organi di stampa di vicende che in apparenza possono avere risvolti penalmente valutabili.

L'associazione 'Tribunale Dreyfus' presenterà mercoledì una denuncia per spionaggio politico alla Procura capitolina: nella denuncia predisposta dall'avvocato Walter Biscotti e dal giornalista Arturo Diaconale si intende sollecitare la Procura a procedere nei riguardi dei dirigenti e responsabili della National Security Agency, dal giugno al dicembre del 2011, "per avere attuato un vero e proprio spionaggio politico per fini certamente estranei se non addirittura contrari agli interessi nazionali dell'allora governo presieduto da Silvio Berlusconi".

L'EX PREMIER - Per ora Berlusconi preferisce non commentare: "Nessuna sorpresa, da anni denuncio un complotto". Chi ha avuto modo di parlargli in queste ore avrebbe trovato un Cav niente affatto sorpreso del contenuto delle intercettazioni, convinto che nel 2011 ci fu una precisa volontà di togliere di mezzo un presidente del Consiglio democraticamente eletto dai cittadini che contrastava gli interessi sbagliati di altri Paesi.

IL LEGALE GHEDINI - "Vogliamo prima capire di cosa si tratti e vedere se sono cose vere, visto che parliamo di notizia di stampa. Faremo tutte le valutazioni e verifiche opportune, dopodiché decideremo cosa fare e che fare''. Raggiunto telefonicamente dall'Adnkronos, il senatore di Fi e legale di fiducia dell'ex premier, Niccolò Ghedini, non esclude la possibilità di presentare una denuncia per fare chiarezza sui fatti.


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