Silvio Berlusconi Ripreso da Raffaele Fitto, "Ci Cacci Perchè Avevamo Ragione?"

12 Febbraio 2015   14:03  

Sempre più duro lo scontro tra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi per la leadership di Forza Italia.

L'ex Cavaliere da quando ha chiuso i rubunetti che foraggiavano il partito subisce la costante pressione dell'ex Ministro e Governatore Pugliese che gli ha sempre contestato lo "scellerato" patto del Nazareno.

Silvio aveva detto solo ieri, "Una settimana, due al massimo e poi Fitto e i suoi devono decidere: o dentro o fuori", un ultimatum in piena regola che in altri tempi avrebbe serrato le fila, ma che ora ha come effetto solo lo sdegno del "figliol prodigo" Fitto:

"La domanda nasce spontanea, dopo l'ipotesi di una nostra "cacciata" (in 15 giorni, apprendo dalle agenzie...). Perché? Perché facciamo opposizione? Perché abbiamo avuto ragione sulle riforme, e, purtroppo, su tutto il resto?"

Ma Berlusconi non sta a guardare e nella riunione con i gruppi parlamentari snocciola i soliti sondaggi sulla tenuta delle correnti politiche:

"Se Fitto se ne va e fa un suo partito arriva al massimo all'1,3%. Mentre Ncd è fermo all'1,6%",

L'ex Cavaliere ha anche affrontato il nodo del patto del Nazareno. "La linea politica seguita fin qui era la mia linea politica. Se c'è una responsabilità è mia perché io ci avevo creduto e sperato fino in fondo...", è stata la sua iniziale assunzione di responsabilità davanti ai parlamentari azzurri. Detto questo, ha aggiunto l'ex Cavaliere, "non siamo stati noi a rompere il patto del Nazareno ma è stato il Pd. Perciò da oggi cambia tutto e faremo opposizione a 360 gradi". Ad ogni modo, ha rimarcato, "dal 9 marzo sarò di nuovo pienamente in campo, sono sicuro che sarete con me".

Ma il leader di Forza Italia pone un ramoscello d'ulivo ai ribelli:

"Oggi - è stato il suo appello, secondo la ricostruzione fatta dai presenti visto che la riunione era a porte chiuse - si apre una fase nuova a cui tutti devono partecipare".

Infine il nodo dell'alleanza con la Lega, che spesso è stata per lui mortale sia alivello nazionale che locale e regionale al Nord:

"Anche se siamo amici, dalla Lega non accettiamo nessun diktat sui nomi dei candidati e sui nostri alleati", ha messo i puntini sulle 'i' l'ex premier.

"Per le prossime alleanze - ha aggiunto - non consegneremo le chiavi del centrodestra a Salvini anche se la Lega è un importante alleato e spero possa esserlo anche per il futuro".


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