Sisma. Tendopoli e Comunità montane colpite dal maltempo

294 le vittime ufficiali del disastro

13 Aprile 2009   16:27  
Continua l'emergenza maltempo nei territori colpiti dal violento sisma che ha sconvolto l'Aquilano la scorsa settimana. Le più critiche -come anche segnalato dalla Protezione civile- sono le condizioni delle Comunità montane colpite dal terremoto, dove le basse temperature, unite alla pioggia insistente delle ultime ore, stanno mettendo a dura prova la salute psicofisica dei tanti anziani presenti nelle tendopoli. "Molti di loro sono stati sfollati e adesso passano la notte al campo sportivo o nelle rispettive auto", ha affermato ieri un giovane abruzzese commentando le lesioni subite dalle abitazioni centrali della piccole località circostanti il Capoluogo della Regione .

Anche in considerazione di tali disagi, la Protezione civile sta accelerando il completamento delle strutture di accoglienza e la consegna di stufe, coperte e altri mezzi di riscaldamento idonei ad una climatizzazione equilibrata delle circa 100 tendopoli disseminate tra L'Aquila e il resto della Provincia. Ma numerose sono le persone che rischiano di ammalarsi a causa del maltempo registrato in Abruzzo nelle ultime ore, specie in quelle strutture dichiarate problematiche sotto l'aspetto della permeabilità.

Le piogge continueranno anche nella nottata. Secondo quanto affermato dal colonnello Paolo Ernani "la situazione tenderà ad attenuarsi dal pomeriggio di domani fino al giorno 17", mediante un sensibile miglioramento climatico che concederà spiragli di luce e calore alle zone martoriate dal sisma. Già dal pomeriggio di venerdì tuttavia, un sistema nuvoloso proveniente da Ovest tornerà a turbare le condizioni climatiche del Centro Italia, portando abbassamenti di temperatura e nuove precipitazioni che dureranno almeno fino a domenica 19.

Dopo aver diffuso le previsioni meteo relative alla prossima settimana, Ernani ha infine aggiunto - come anche sostenuto nel suo libro "Effetto serra e macchie solari"-  di non essere affatto stupito dell'ondata di maltempo ad oggi in fieri nella Regione: secondo i suoi studi infatti "ogni qualvolta nel mondo si verifica un grave cataclisma, di solito nella stessa zona segue poi un'ondata di maltempo".

E' trascorsa una settimana esatta dal violento terremoto che il 6 aprile ha sconvolto e annientato la vita dei tanti abruzzesi residenti nell'Aquilano. Dopo la morte di un sessantenne, rimasto gravemente ferito dal crollo della propria abitazione e poi ricoverato presso l'Ospedale di Teramo, il bilancio delle vittime è salito a 294.

 

gdc

 

 

 

 


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