Sit in dei tassisti di Chieti di fronte all'Aeroporto: "Rivendichiamo il diritto d'accesso"

Indifferenza dei colleghi pescaresi

04 Luglio 2013   18:22  

Prosegue la cosiddetta guerra dei taxi tra Chieti e Pescara: questo pomeriggio, infatti, come già preannunciato in occasione del sit-in di fronte la sede provvisoria del comune di Chieti, i tassisti teatini si sono resi protagonisti di una protesta simile presso l'ingresso principale dell'Aeroporto d'Abruzzo.

Il motivo della protesta é sempre il solito, ossia il riconoscimento della loro facoltà di accedere e sostare presso l'Aeroporto d'Abruzzo e poter effettuare il servizio da e per la struttura. In 14 sono venuti da Chieti a manifestare proprio sul luogo del contendere, piazzando le proprie vetture in seconda fila proprio dinanzi all'ingresso ed esponendo striscioni in cui hanno richiesto ancora una volta alla classe politica regionale di fare chiarezza sulla vicenda e concedere ufficialmente loro di poter servire la struttura come, secondo loro, impongono le leggi nazionali.

"Siamo venuti qui per manifestare il nostro disagio per non poter accedere all'Aeroporto d'Abruzzo ed effettuare il servizio passeggeri", ha dichiarato Renzo Buccione, portavoce dei tassisti teatini, "senza peraltro conoscerne l'esatto motivo, e nonostante due anni fa l'ente gestore SAGA ci abbia concesso il diritto di avere regolari stalli in aeroporto in quanto provenienti da un capoluogo di provincia". Alle dichiarazioni di Buccione fanno eco quelle del collega Luigi Colalongo, secondo cui "il regolamento regionale, per essere rispettato, dovrebbe essere prima trasformato in decreto dalla Regione, per regolamentare il problema degli stalli presso la struttura, che nulla hanno a che fare con la diatriba sui confini territoriali tra i vari Comuni".

Ed in effetti, se la questione non trova risoluzione, lo si deve alla sorta di "buco nero legislativo" venutosi a creare a causa dell'estrema imprecisione delle norme nazionali e regionali che dovrebbero regolamentarla, norme in evidente contrasto: secondo le prime, infatti, avrebbero diritto a sostare presso le strutture aeroportuali solo i tassisti provenienti dai Comuni sul cui territorio sorgono le strutture medesime, a meno che tra le amministrazioni dei vari centri compresi nel bacino d'utenza non vengano presi accordi che permettano l'accesso a tutti i rispettivi tassisti.

Proprio su questo punto hanno rilanciato i circa dieci tassisti pescaresi, fermi poco più avanti, che si sono limitati ad assistere con sostanziale indifferenza alla manifestazione dei colleghi teatini, palesando di fatto l'inutilità del presidio di polizia appostato onde prevenire eventuali incidenti. "Tutto ciò che chiediamo é che ci si attenga alle norme attualmente in vigore, che non prevedono accordi tra i vari Comuni", ha precisato Antonio Abagnale, presidente di URITAXI Pescara, secondo cui "quello degli stalli rivendicati é per i tassisti di Chieti solo un pretesto per accaparrarsi clienti da portare a Pescara. Se la Regione dovesse concedere stalli anche a loro, siamo pronti a scendere in piazza a nostra volta e protestare con fermezza".

Per manifestare la propria solidarietà ai tassisti di Chieti, sono intervenuti alla manifestazione anche i consiglieri Emiliano Vitale (PdL) e Marco Di Paolo (gruppo misto), oltre all'assessore alle Libere Professioni Antonio Viola. "Chiodi ha promesso di occuparsi della vicenda dopo un incontro informale con i tassisti della nostra città, per cui ci auguriamo che arrivi presto il decreto", ha affermato Vitale, mentre secondo Viola "era doveroso che l'amministrazione dimostrasse il proprio sostegno ai nostri tassisti, le cui richieste sono del tutto legittime. Ci auguriamo che la questione possa comunque essere risolta già tramite il raggiungimento di un accordo tra i Comuni, per il quale da parte nostra abbiamo già avanzato una proposta equa e pienamente rispettosa dei bacini d'utenza: 9 stalli a Pescara, 3 a Chieti, ed uno a testa a L'Aquila, Teramo e San Giovanni Teatino, sul cui territorio sorge la maggior parte dell'Aeroporto".

I tassisti di Chieti, ad inizio della prossima settimana, intendono inoltre recarsi direttamente in Regione a Pescara per esporre il proprio problema alla giunta.

Lorenzo Ciccarelli 


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