Soldi per la ricostruzione con il contagocce: i terremotati emiliani scendono in piazza

10 Ottobre 2013   10:56  

Post-terremoto in Emilia: crescono le proteste dei cittadini per la lentezza della burocrazia e per i contributi che tardano ad arrivare. Domenica prossima ci sarà una grande manifestazione di protesta promossa del Comitato Sisma 12.

Ad oggi, secondo i comitati cittadini, sono state presentate dai privati circa 4000 domande rispetto alle 30.000 attese, con soli 70 milioni erogati a fronte dei 6 miliardi stanziati dal governo, un misero 3%.

La Regione contesta questi dati con l'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli: ''Le famiglie coinvolte nelle pratiche accettate per i contributi sono 7.560, oltre un terzo delle famiglie colpite, per un totale di 12.663 abitanti e un valore di 173 milioni di euro. Le imprese che hanno fatto domanda in Regione sono ad oggi 448, per un valore di 304 milioni''.

Insomma mentre la ricostruzione abruzzese dopo 4 ani e emzzo non ha ancora fondi certi, ad esclusione dei 200 milioni di euro l'anno che dovrebbero entrare dall'aumento delle marche da bollo, in Emilia i soldi  almeno sulla carta sono assicurati dalla Cassa depositi e prestiti. Il problema che è difficilissomo riuscire a prenderli.  

Altro problema in Emilia è che il contributo, a differenza dell'Abruzzo, non copre il 100% della ricostituzione dell'edificio, ma in percentuali variabili, con una media del 40-50% dei costi reali sostenuti da chi ristruttura o ricostruisce.

A seguire uno sfogo dei terremotati di Finale Emilia postato sul profilo facebook

''Noi terremotati vittime di promesse e situazioni .E’ ancora viva in tutti noi la stato emotivo dopo le prime ore di quel 20 Maggio vissuto con apprensione e incredulità, tutti in attesa di notizie.

Purtroppo ci sono vittime. Ma se fosse successo 8 ore più tardi sarebbe stata una strage..! Attendiamo risposte dallo stato ,come tanti figli in attesa di un cenno dal padre .Poi le prime dichiarazioni. Non ci sono soldi! Non vi lasceremo soli...Voi Emiliani siete bravi e vi rialzerete!!..Poi….” Stanzieremo 50 Milioni di euro”…..( ci sono giocatori di calcio che valgono di più)… Passano 9 giorni ed è ancora panico..!!...

Questa volta purtroppo ,la conta delle vittime si fa più pesante.! Arriva la stima dei danni,13 Miliardi! La situazione si fa molto critica, lo stato alza la posta.

''Stanzieremo 6 Miliardi”…. Ma sono la metà della stima dei danni ! ...E questo è l’antipasto..!!! .Vabbè …intanto andiamo avanti…..La ricostruzione è una cosa seria, ci sono in ballo tanti soldi, quindi pericolo infiltrazioni mafiose..!!.

Bisogna mettere in campo un sistema che eviti tutto questo così viene partorito il “MUDE”

Un girone dantesco, ovviamente l’Inferno che copre solo l’80% dei danni, dove nemmeno i tecnici più gettonati riescono ad accapigliarsi e dopo 8 mesi siamo ancora fermi al palo!

E qui siamo alla primo piatto, chiaramente freddo ,visto i tempi.

Iniziano le contestazioni che arrivano fin sotto al palazzo della Regione, non era mai accaduto che semplici cittadini ed imprenditori arrivassero a tanto!

” Ci sarà la copertura totale e semplificheremo il sistema MUDE, i tecnici comunali potranno rivalutare la classificazione del danno in concerto con i vostri tecnici ''

Tutto sommato era una conquista, così si pensava, perché noi poveri cittadini comuni siamo abituati a dar peso e valore alle parole basta una stretta di mano.! E questa è la pietanza.

Passa il tempo, le pratiche Mude non avanzano. Viene il dubbio, ma i soldi ci sono?

Ci rispondono: ''Certo che la copertura c’è, la colpa dei tecnici che non sanno presentare le domande!'' ”

Passa il tempo dopo 15 mesi dei 6 miliardi messi a disposizione per la ricostruzione,vengono pagati circa 200 milioni se la matematica non è un’opinione siamo ad un 3%

Senza mettere in conto quello che le aziende stanno aspettando in merito alle pratiche Sfinge

Cari amici Terremotati di serie B….Mi sa che siamo arrivati alla frutta..! Diteci voi, cosa dobbiamo fare..?''

 


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