Soppressione tribunali minori, Il sindaco di Avezzano invia proposta a D'Alfonso

10 Luglio 2015   08:44  

Stipulare una convenzione tra Regione e Ministero della Giustizia che - sfruttando le opportunita' previste dalla normativa nazionale - consenta di mantenere in attivita' i tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, destinati alla soppressione nel 2018, in base alla legge sul riordino della geografia giudiziaria.

La richiesta e' stata avanzata dal Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio al Presidente della Giunta Luciano D'Alfonso. "Mentre altre Regioni si trovano a ripensare possibili spazi per uffici giudiziari gia' chiusi - rileva Di Pangrazio - per l'Abruzzo si puo' invece prospettare un'azione preventiva di salvaguardia dei 4 tribunali non provinciali, ancora in attivita'".

"Il Consiglio regionale - si legge nella lettera inviata da Di Pangrazio a D'Alfonso - in modo coeso e continuativo, ha mostrato particolare attenzione sul riordino delle sedi degli uffici giudiziari. Il tema e' stato piu' volte sollevato e ampiamente discusso, sia nella precedente Legislatura come in quella attuale, al fine di esplorare ogni possibile via per evitare o contenere il disagio e la penalizzazione che i cittadini abruzzesi avrebbero subito con l'attuazione delle scelte operate dai vari Governi nazionali.

Scelte rivelatesi, tra l'altro, prive di risultati e benefici per un 'servizio giustizia' che dovrebbe rispondere a quei principi fondamentali di uno Stato di diritto e che, invece, risulta ispirato solo da un astratto calcolo di ragioneria finanziaria.

La convenzione, quindi, va a individuare condizioni e modalita' di intervento tese a scongiurare la chiusura dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, che lascerebbe meta' regione priva di ogni presidio giudiziario, con gravi ripercussioni per l'esercizio dei diritti fondamentali delle persone e delle imprese.

Non solo, provocherebbe anche un'ulteriore contrazione dell'economia territoriale che ruota attorno ai centri ordinamentali della vita pubblica". Il Presidente Di Pangrazio ricorda come il Consiglio regionale dell'Abruzzo sia stato il promotore, per ben due volte, del referendum per l'abrogazione della legge sul riordino dei tribunali, coordinando le altre Regioni italiane.

Quesiti, ritenuti inammissibili dalla Corte Costituzionale, ma che hanno portato a un'apertura da parte del Ministero e all'introduzione di disposizioni che hanno permesso di "salvare" 285 uffici dei Giudici di Pace, con i costi delle sedi e del personale amministrativo posti a carico dei Comuni, che hanno dato la propria disponibilita'.

Lo stesso potrebbe avvenire con i tribunali e le procure di Avezzano, Lanciano, Vasto e Sulmona, con la Regione che potrebbe accollarsi gli oneri necessari al funzionamento. 


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