Sorgente di Canistro, Lolli: "il bando per la gestione Acque è pronto e aperto anche a ex gestore"

16 Settembre 2016   16:21  

"La Regione ha seguito sin dall'inizio l'evolversi della vertenza, con incontri ripetuti, cercando di favorire una soluzione immediata soprattutto a salvaguardia dei livelli occupazionali.

Oggi il bando e' pronto: e' stato attentamente elaborato dai nostri uffici d'intesa con l'amministrazione comunale di Canistro e con i sindacati, e potra' consentire il rilancio dell'attivita' rendendola competitiva sul mercato nazionale e internazionale vista la straordinaria qualita' delle acque della Sorgente 'S. Antonio-Sponga' di Canistro".

Cosi' il vice presidente Giovanni Lolli questa mattina, a palazzo Silone a L'Aquila, nel corso di una conferenza stampa, ha voluto fare chiarezza su una vicenda che si trascina ormai da tempo e che presenta troppe ombre su una realta' lavorativa importante che ha 70 dipendenti (rispetti ai 120 del passato) ma che ne vede lavorare solo una minima parte costringendo la maggioranza alla Cassa integrazione.

"Purtroppo - ha aggiunto Lolli - l'attivita' produttiva si e' gravemente indebolita in questi anni e solo per la Santa Croce.

In Abruzzo e in Italia, infatti, nonostante la crisi economica generale, il mercato delle acque minerali ha tenuto bene anche con leggere punte di crescita". Presenti anche il sindaco di Canistro, Angelo Di Paolo, l'assessore alle attivita' produttive Ugo Buffone e il consigliere comunale Cristiano Iodice.

"Le acque minerali Santa Croce sono vita per il Comune di Canistro e per la Valle Roveto - ha aggiunto il vice presidente - Ovviamente al nuovo bando potra' rispondere anche l'ex gestore in presenza dei requisiti previsti.

C'e' un solo ultimo passaggio per perfezionarlo: l'accesso alla rete di adduzione, dalla sorgente allo stabilimento - proprieta' indisponibile della Regione - e' impedito dalla societa' Santa Croce nonostante le ripetute sollecitazioni.

Bisogna potervi accedere per partire con il bando europeo. Finora questo ci e' stato negato. Dobbiamo rientrare in possesso dell'adduzione - che e' una pertinenza della sorgente - altrimenti saremo costretti a intervenire attraverso l'autorita' giudiziaria.

Del resto, esistono motivi giuridici e sostanziali impossibili da ignorare e per i quali siamo stati costretti ad arrivare ad un nuovo bando per rilanciare lo stabilimento e renderlo competitivo sul mercato.

Abbiamo fortemente voluto che venisse inserita nel bando una clausola sociale che prevedesse la salvaguardia dei livelli occupazionali per le maestranze attuali".

Il sindaco di Canistro Angelo Di Paolo ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione comunale nella definizione della vertenza e la collaborazione con l'Ente Regione nella stesura del bando di concessione, evidenziando come l'attivita' dello stabilimento Santa Croce sia parte integrante di un territorio che porta sulle tavole delle famiglie italiane la qualita' delle sue acque e del suo ambiente, la sua storia e la sua identita'. Un bene inestimabile che deve essere tutelato e valorizzato dal punto di vista ambientale e occupazionale.


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