Sospiri (FI): "Domani si torna in Commissione per la XIV volta, contro la tassa salute targata PD"

22 Luglio 2015   14:51  

“Ricomincia domani, in V Commissione, la battaglia di Forza Italia contro la tassa sulla salute imposta dalla giunta D’Alfonso: la maggioranza, stremata dal nostro ostruzionismo, ha già dovuto accettare la cancellazione dal Regolamento dei commi 3 e 4 dell’articolo 12, abrogando cioè l’obbligo, per gli ospiti delle Residenze sanitarie assistite, di pagare personalmente le strutture alberghiere, versando, praticamente, tutta la propria pensione, e parliamo di indennità pari ad appena 788 euro al mese.

Sarà la Regione a dover garantire, come sempre, la necessaria copertura della spesa, a tutela di quelli che sono i soggetti più deboli.

Ma il problema non è risolto, vista l’abitudine del Governatore D’Alfonso di cambiare continuamente le carte in tavola, e non torneremo in aula fino a quando non avremo ogni garanzia di essere riusciti a sventare quella tassa odiosa imposta alla popolazione”.

A dirlo è stato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, che da domani alle 10 tornerà nella Quinta Commissione per l’esame del Regolamento sui ticket sociosanitari.

“Nelle 12 sedute di Commissione precedenti, Forza Italia aveva già ottenuto delle conquiste, ossia delle modifiche sostanziali che abbiamo fatto inserire nel Regolamento – ha ricordato il Capogruppo Sospiri -.

Il documento riscritto ora prevede infatti che la compartecipazione si applica su Servizio sanitario nazionale, Comuni e utenze sulla base del relativo reddito Isee: Forza Italia ha ottenuto che la giunta regionale stabilirà le soglie di compartecipazione dell’utente non senza aver prima acquisito il parere obbligatorio della Commissione consiliare competente.

Perché, se arriva un utente che ha un reddito di 25mila euro l’anno, prima di stabilire la sua quota di compartecipazione sarà necessario verificare quanto incide sul suo reddito la composizione della famiglia e la presenza di disabilità.

Questo ‘controllo’ ci permetterà di contenere il danno, fermo restando che parliamo di una tassa che con Chiodi non c’era ed è stata introdotta da D’Alfonso. Seconda conquista: la parte dei Comuni è coperta al 100 per cento per tutto il 2015, quindi primo i sindaci non faranno i gabellieri, secondo, non li facciamo fallire, e quindi per due terzi abbiamo contenuto il problema.

Infine, i Comuni non pagheranno a rimborso, ossia prima il Comune paga la prestazione, anticipando la spesa, e poi la Regione li rimborsa con comodo.

Piuttosto i Comuni faranno l’analisi delle compartecipazioni delle prestazioni e dei redditi Isee, mandano le carte alla Regione, che versa il dovuto e il Comune rimborsa.

Però, a fronte del Regolamento così riscritto – ha proseguito il capogruppo Sospiri – la maggioranza aveva reinserito a sorpresa delle norme transitorie che ci avevano riportato punto e a capo imponendo la ripresa dell’ostruzionismo: parliamo dell’articolo 12, commi 3 e 4, dove si è ribadito che gli utenti ospiti delle strutture sanitarie e sociosanitarie avrebbero comunque dovuto pagarsi personalmente e direttamente la ‘quota alberghiera’, ovvero 25,86 euro al giorno, ossia 775 euro al mese; solo gli ospiti delle strutture psichiatriche e riabilitative non dovrebbero pagare nulla.

Tradotto in numeri significa che l’anziano ospite di una Rsa che, tra pensione di invalidità e accompagnamento, percepisce 788 euro al mese, avrebbe dovuto versare tutta la somma alla struttura, restando con appena 13 euro al mese in tasca, sempre se non gli fanno pagare pure il barbiere.

Una norma inaccettabile, introdotta a tradimento da una giunta regionale Pd che cambia ogni giorno i documenti, ovviamente sempre a discapito della popolazione.

E poi neanche rilegge ciò che scrive, visto che l’articolo 12 in questione contraddiceva l’articolo 7, poco più in alto nello stesso regolamento, secondo il quale l’utente dovrebbe versare tutto, trattenendo però una quota mensile, pari a 150 euro, per le piccole spese personali.

Ovviamente abbiamo subito dato battaglia che la scorsa settimana si è concretizzata nell’ostruzionismo in Commissione, e alla fine Forza Italia ha riportato un’altra vittoria, riuscendo a ottenere la cancellazione dei due commi, 3 e 4, imponendo che per tutto il 2015 la copertura della spesa dovrà essere garantita al cento per cento dalla Regione.

Domani si torna, di nuovo, in Commissione per la quattordicesima seduta consecutiva, pronti a fermare la tassa sulla salute marchiata Pd”.

 


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