Sospiri (FI): "La nuova tassa del Pd sulla salute degli abruzzesi non passa"

09 Giugno 2015   16:36  

La nuova tassa del Pd sulla salute degli abruzzesi non passa. Oggi, per la sesta volta consecutiva, il Gruppo consiliare di Forza Italia ha bloccato in Commissione la delibera sull’introduzione dei ticket sociosanitari impedendo, di fatto, l’istituzione di una nuova gabella a carico dei cittadini, una delibera che, se approvata, così com’è stata confezionata dalla giunta D’Alfonso, significherà il salasso per i Comuni e, soprattutto, per le fasce più deboli della popolazione, ovvero quelle che più di altre hanno bisogno di assistenza, come i pensionati e i nuclei con componenti diversamente abili. Quel regolamento non passerà mai, non senza essere pesantemente rivisto ed emendato”. A dirlo è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando l’esito odierno della sesta seduta della Commissione delegata dedicata alla problematica.

“Contro quel Regolamento – ha ricordato il Capogruppo Sospiri – abbiamo già presentato mille emendamenti con i quali in Consiglio regionale siamo comunque pronti a impedire l’approvazione di uno strumento grazie al quale la Regione Abruzzo non avrebbe più pagato le rette degli istituti e delle cure connesse alla non autosufficienza, scaricando una quota parte sui Comuni che si sarebbero trovati a dover anticipare le spese, in attesa di rimborsi lunghi, e, in alternativa, costringendo gli stessi Comuni a chiedere una compartecipazione alle famiglie stesse, una condizione inaccettabile che per molti si sarebbe tradotto in un collasso economico sotto tutti i punti di vista.

Non solo: il Regolamento prevede anche il prelievo forzoso di quota delle pensioni e delle indennità di accompagnamento, lasciando praticamente a zero utenti che hanno diritto a quelle somme perché affetti da patologie altamente invalidanti. Forza Italia ha già bocciato quella gabella, che si tradurrebbe in una ‘macelleria’ sociale, su tutta la linea: noi diciamo no alla nuova tassa, no all’obbligo dei Comuni ad anticipare la spesa, no allo scippo delle pensioni per pagare le prestazioni.

Per ora la delibera resterà bloccata in Commissione dove sta proseguendo la nostra azione per modificare in modo sostanziale lo strumento e per continuare a garantire la necessaria assistenza a tutti quei cittadini che ne hanno bisogno”.

 


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