Stadio Acquasanta L'Aquila Calcio bacchetta il comune

Riceviamo e pubblichiamo

19 Dicembre 2012   16:15  

Se non verranno apportati correttivi immediati rischia di naufragare l'ambizioso progetto, tra i pochissimi del genere in Italia, di dotare L'Aquila di uno stadio senza barriere in vista del prossimo campionato di Lega Pro.

La società rossoblù, infatti, ha constatato che i lavori in corso sull'impianto di Acquasanta prevedono l'installazione di barriere architettoniche fisse (alte un metro) tra gli spalti e il campo, e di supporti mobili in grado di arrivare anche ad altezze maggiori. Interventi che sono in netto contrasto con quanto previsto dall'ambizioso progetto di Lega Pro.

La convenzione firmata tra la stessa Lega pro e l'osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive non prevede assolutamente la struttura elevabile (tranne, eventualmente, per il settore ospiti). La tifoseria organizzata, inoltre, contesta la realizzazione nel “proprio” settore di ben tre uscite.

La società chiede all'amministrazione, proprietaria dell'impianto, di rivedere il progetto. Proseguendo su questa linea, infatti, la città perderebbe la grande occasione di allinearsi ai più moderni standard europei con uno stadio accogliente, moderno, funzionale e in grado di promuovere i valori della sportività e della correttezza del popolo aquilano. Un'iniziativa di riscatto morale e civile dell'intera città dopo il trauma del terremoto.

Rompendo le barriere, L’Aquila indica all’ Italia il modo semplice e concreto con cui si vuol creare il clima per riportare le famiglie allo stadio e insieme a loro far avvicinare le bambine e i bambini” ha già avuto modo di sostenere anche il direttore della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Tutto questo ora rischia di naufragare per alcune discutibili scelte in fase di esecuzione dei lavori. La società chiede con fermezza che vengano apportate le giuste modifiche per non perdere una grande occasione di rilancio.


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