Stefano Frapiccini aderisce alla campagna Action Aid "Italia Sveglia": le sue proposte

20 Febbraio 2013   14:02  

"Dichiaro di trovarmi, sia politicamente che umanamente, allineato, concorde e vicino agli otto punti dell’iniziativa ItaliaSveglia-ActionAid.

Il movimento radicale italiano ed il Radicale Transnazionale da decenni operano, sul fronte politico, conformemente ai suddetti 8 punti."

A dichiararlo è Stefano Frapiccini, candidato nella lista Amnistia Giustizia Libertà elezioni Camera dei Deputati Abruzzo.

Frappicini interviene quindi su tutti gli otto punti della campagna di Action Aid di cui Abruzzo24ore.tv è partenere

Circa il punto 1, come non ricordare l’iniziativa radicale dell’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati che da decenni proponiamo, spesso con successo, a tutte le amministrazioni? Anagrafe che consentirebbe la trasparenza/conoscenza dei patrimoni, dei redditi, degli interessi, dei conflitti di interesse, dell’attività svolta di/da tutti i soggetti a qualsiasi titolo e carica eletti e/o nominati. Solo attraverso la conoscenza può esservi piena partecipazione responsabile della collettività. Trasparenza delle istituzioni iniziata con la trasmissione pirata e clandestina sulle frequenze di Radio Radicale delle sedute del parlamento da parte dei nostri primi e pochi parlamentari.

Circa il punto 2, come non ricordare le battaglie politiche radicali sui diritti e facoltà delle donne, a partire da divorzio e aborto; il nostro movimento ha candidato e consentito l’elezione di donne in proporzione percentuale superiore a qualsiasi altro partito italiano. Da ultimo non si voleva consentire la partecipazione della nostra lista Amnistia Giustizia Libertà alle elezioni regionali in Lazio per “eccesso di donne in lista”.

Circa il punto 3, da sempre siamo impegnati per il funzionamento della giustizia italiana che non rende giustizia ad alcuno e che costituisce ulteriore ingiustizia che si aggiunge a quelle generate dalla mancata uguaglianza sostanziale (art. 3 Cost.) tra cittadini e tra persone. Un sistema giudiziario che non funziona non potrà mai accertare e sanzionare le palesi ingiustizie e permettere la giustiziabilità dei diritti.

Circa il punto 4, siamo sempre stati contrari all’eccessivo uso del suolo a fini di cementificazione, fonte peraltro di sistematica corruzione politica e civile.

Circa il punto 5, come non possiamo ricordare i nostri ripetuti referendum in materia di caccia a difesa dei proprietari degli appezzamenti agricoli, quelli piccoli in particolare, da intrusioni di estranei armati (cacciatori con licenza)?

Circa il punto 6, come non ricordare le nostre decennali politiche ambientali a difesa delle persone e del territorio? A Taranto i radicali sono stati i primi a denunciare la “mancata responsabilità sociale aziendale” del locale polo siderurgico, fonte di morte umana ed ambientale.

Circa il punto 7, come movimento e come associazioni federate nel Partito Radicale Transnazionale apparteniamo anche noi al mondo del no profit, il Partito Radicale Transnazionale è addirittura riconosciuto Organizzazione Non Governativa di prima categoria presso l’ONU; ne siamo parte viva ed attiva.

Circa il punto 8, come non ricordare la battaglia radicale contro lo sterminio per fame nel mondo? Come non ricordare l’impegno sul fronte dei diritti umani nel mondo: diritti democratici, diritto alla sopravvivenza ed alla vita ed all’integrità fisica. I nostri Bonino, Pannella, Zamparutti, Stanzani, Mecacci hanno girato il mondo per ottenere con successo la moratoria della pena di morte, i trattati contro le mutilazioni genitali femminili. I nostri parlamentari uscenti hanno condotto in solitaria la battaglia parlamentare contro gli accordi tra Italia e Libia, dimostratisi fonte di ingiustizia, crudeltà, violazione del diritto internazionale delle genti ed umanitario.

Personalmente finanzio, nei miei modesti limiti, una Associazione italiana impegnata in vari progetti sanitari e di riabilitazione su base comunitaria nei paesi più poveri del mondo, sia nell’ambito della Cooperazione finanziata dal Ministero degli esteri, sia in via del tutto autonoma e comunque sempre in cooperazione con associazioni locali."

 


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