Stipendi ai manager, il Comune paga 92mila euro l'anno ma le note positive sono poche
Il Comune di Pescara paga complessivamente circa 92.000 euro l'anno per gli stipendi ai manager delle proprie aziende, ma non si può certo dire che queste ultime siano tutte modelli da seguire, anzi.
Non si può certo dire, infatti, che le aziende gestite dal Comune se la passino così bene, ma al contrario ve ne sono alcune la cui situazione attuale desta grosse preoccupazioni o, comunque, va monitorata con attenzione.
Una società che sembra godere di buona salute é l'Attiva, controllata al 100% dal Comune ed attiva nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti, che ha chiuso il bilancio 2011, l'ultimo approvato, con un utile di 5.242 euro, e la cui presidenza é da poco passata da Guglielmo Lancasteri a Domenico Di Michele, il cui compenso annuo si é mantenuto sui 42.000 euro, il più alto tra i manager comunali.
Il manager meno pagato, invece, é Tullio Donelli, amministratore unico di Pescara Gas (anch'essa controllata in toto dal Comune), che percepisce "solo" 20.000 euro annui, ma deve fare i conti con un futuro che, nonostante la chiusura del bilancio 2012 con un utile di circa 57.741 euro, appare alquanto incerto, al punto da aver costretto Tonelli a domandare aiuti economici alla giunta per le grandi spese sostenute.
Appare assai critica, invece, la situazione di Pescara Parcheggi, anch'essa a totale partecipazione comunale, che continua a chiudere i propri bilanci in pesante perdita (l'ultima ammonta adirittura a 679.308 euro), ed il cui amministratore unico Alberto Forcucci percepisce tuttora, nonostante ciò e nonostante le richieste di chiusura da parte dell'opposizione, circa 30.000 euro l'anno.
Caso a parte é quello dell'Aca, cui il Comune partecipa con appena il 7,35 %, recentemente travolta dallo scandalo relativo a presunte tangenti ed appalti truccati che ha portato all'arresto del presidente Ezio Di Cristoforo, stpendiato con circa 51.000 euro annui.
