Storica sentenza del tribunale di Chieti: Università condannata a risarcire medici specializzandi

Ateneo dovrà versare differenza non retribuita tra 2000 e 2007

20 Aprile 2015   10:59  

Una di quelle sentenze destinate "a fare giurisprudenza", come si suol dire, benché tecnicamente non un precedente, quella emessa nei giorni scorsi dal tribunale di Chieti.

I giudici teatini hanno infatti stabilito, con una sentenza "pilota" seconda solo ad un precedente del tribunale di Roma, la condanna in secondo grado dell'Università "D'Annunzio" a risarcire 19 ex specializzandi in Medicina della differenza delle borse di studio tra quella effettivamente percepita tra il 2000 ed il 2007 (circa 800 euro mensili) e quella che, invece, viene percepita dopo il 2007, ossia circa il doppio. Le cifre, comunque, devono ancora essere quantificate con esattezza.

La vicenda iniziò nel 2010, quando gli specializzandi presentarono ricorso ma la sentenza di primo grado del giudice del lavoro non riconobbe le loro ragioni. I 19 decisero tuttavia di non rassegnarsi e presentarono ricorso in appello: la sentenza dello scorso 16 aprile ha dato loro ragione, riconoscendo il loro diritto alla rideterminazione triennale delle borse di studio percepite.

Devono ancora essere depositate le motivazioni, ma da quanto trapela i giudici avrebbero appunto tenuto conto della sperequazione creatasi tra chi si è specializzato prima del 2007 e chi dopo, tra i quali sarebbe nei fatti venuta a determinarsi una situazione di disparità.


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